Orrore negli Stati Uniti, dove un padre ha ucciso il figlio di soli 6 anni costringendolo a bere acqua bollente ed affogandolo in una vasca da bagno. Convinto che il piccolo fosse posseduto dal demonio, il 31enne Pablo Martinez si era deciso a praticare su di lui una sorta di esorcismo. Le disperate grida della moglie, accorsa dopo aver udito le urla, non sono state sufficienti a farlo rinsavire.
La tragedia è avvenuta giovedì scorso all'interno di un'abitazione sita nella riserva indiana di Pascua Yaqui, nei pressi di Tuscon (Arizona). Quel giorno Martinez si era offerto di aiutare il figlio a fare il bagno, ma quando il bambino è entrato in vasca qualcosa ha innescato la follia dell'uomo. Certo che un demone si fosse annidato all'interno del piccolo, il 31enne si è deciso a praticare un esorcismo, tenendo la testa del figlio sotto il rubinetto per costringerlo ad inghiottire acqua bollente. Una tortura durata per oltre 10 minuti.
Le grida hanno allarmato la compagna di Martinez, Romelia, madre adottiva del bambino. La donna ha raggiunto il bagno, notando la porta chiusa a chiave. Quando è riuscita ad entrare, si è trovata di fronte alla raccapricciante scena, e nulla di ciò che ha fatto è servito a salvare il piccolo. Il 31enne ha continuato ad accanirsi sul figlio nonostante le urla disperate della donna.“Devo farlo”, le avrebbe detto, come riportato dal “NewYorkTimes”.
Quando Martinez si è finalmente fermato, per il bambino era ormai troppo tardi. Romelia ha subito chiamato il 911, mentre il compagno cercava di rianimare il figlio, ma quando i soccorsi hanno raggiunto l'abitazione non c'era più nulla da fare. I paramedici e gli agenti di polizia hanno trovato il bimbo disteso su un letto, nudo ed esanime. Oltre il 15% del suo corpo era coperto di ustioni.
Trasportato di corsa al Banner university medical center, è stato dichiarato morto.
Interrogato dagli inquirenti, Pablo Martinez ha spiegato di avere notato la presenza del demonio all'interno del figlio da diversi giorni. Mentre stava facendo il bagno a lui e ad un altro bambino, presente al momento della tragedia, il piccolo aveva avuto un “innaturale attacco di rabbia”, fatto che ha convinto Martinez a procedere.
Martedì scorso, in seguito all'ultima audizione, il 31enne è stato dichiarato in arresto ed ora si trova dietro le sbarre, in attesa di giudizio.
La comunità di Pascua Yaqui è sotto choc.
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