"Il piano originale è fallito". Ora Mosca cerca l'opzione B

L'esercito russo non è riuscito a raggiungere gli obiettivi iniziali: "False ipotesi di pianificazione e scarsa esecuzione tattica". Ora Mosca si concentra sul Donbass

"Il piano originale è fallito". Ora Mosca cerca l'opzione B

Al giorno di guerra numero 100 appare lampante un dato di fatto: la Russia non è riuscita nell'intento di raggiungere gli obiettivi fissati nella fase iniziale. Fin da subito da Mosca avevano fatto passare la narrazione secondo cui il conflitto militare sarebbe stato rapido, che l'esercito russo avrebbe piegato Kiev senza troppe difficoltà. Invece gli ostacoli riscontrati sul campo di battaglia non solo hanno rallentato l'avanzata di Mosca, ma hanno inevitabilmente fatto cambiare le strategie e i traguardi da raggiungere.

Il fallimento di Mosca

Le forze russe non sono ancora riuscite a raggiungere i loro obiettivi originali, a conquistare il dominio dei cieli e a impadronirsi di Kiev e dei centri di governo ucraini. Le operazioni offensive di Mosca sono state respinte grazie alla tenace resitenza portata avanti dall'Ucraina e all'incapacità di proteggere l'aeroporto di Hostomel nelle prime 24 ore. L'intelligence militare britannica, nel suo ultimo bollettino, spiega che il "fallimento del piano iniziale" è stato dettato da "false ipotesi di pianificazione e scarsa esecuzione tattica".

Gli 007 di Londra sottolineano che "nessuno degli obiettivi strategici è stato raggiunto" rispetto al piano originale. Di certo le forze russe non avranno la strada spianata: per far sì che si possa ottenere qualsiasi forma di successo sarà necessario poter contare su "un continuo ingente investimento nelle risorse umane e materiali". E in tal senso viene giudicato "probabile" che ci vorrà un impiego di tempo maggiore.

Il piano B

La Russia ha dovuto rivedere i suoi piani e adattare il proprio progetto operativo per concentrare gli sforzi sul Donbass. Qui le forze di Mosca stanno ottenendo un successo tattico: "Hanno generato e mantenuto lo slancio e attualmente sembrano detenere l'iniziativa sull'opposizione ucraina".

L'intelligence militare britannica pone l'accento sul fatto che allo stato attuale la Russia controlla oltre il 90% della regione di Lugansk "ed è probabile che completerà il controllo nelle prossime due settimane". I recenti successi tattici hanno avuto un notevole costo in termini di risorse significativo, concentrando le forze su una singola parte della campagna complessiva. Gli 007 di Londra aggiungono che Mosca non è stata in grado "di generare manovre o movimenti su altri fronti o assi, che sono passati tutti alla difensiva".

Ieri il presidente Volodymyr Zelensky, intervenuto nel corso di un discorso al parlamento lussemburghese, ha riferito che

a oggi le forze russe controllano "circa il 20%" del territorio ucraino, corrispondente a quasi 125mila chilometri quadrati. Le truppe russe sono entrate in 3.620 insediamenti in Ucraina: di questi 1.017 sono già stati liberati, mentre altri 2.603 devono ancora essere liberati.

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