Il mondo ha aspettato con il fiato sospeso l’esito delle prime trattative di pace tra la Russia e l’Ucraina, che si sono tenute nella giornata di oggi, 28 febbraio 2022, nella città bielorussa di Gomel. Le delegazioni non hanno ancora raggiunto un accordo definito ma, come riporta l'agenzia Ansa, il negoziatore russo Vladimir Medinskiy ha dichiarato: "Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune". Ci saranno nuovi colloqui "nei prossimi giorni", ha aggiunto Medinsky, in una località ancora non precisata tra Polonia e Bielorussia. Anche la Gran Bretagna guarda con preoccupazione all’evoluzione dei fatti. Il Daily Star sostiene che Londra abbia organizzato da decenni un piano per garantire la salvezza della regina Elisabetta e della sua famiglia in caso di guerra o di attacco nucleare.
“Operazione Candid”
La strategia per difendere la sovrana e i Windsor prende il nome di “Operation Candid” ed è stata studiata nei minimi dettagli per garantire la fuga dei reali nella terribile eventualità in cui le bombe iniziassero a cadere sulla Gran Bretagna. Uno scenario fantascientifico? Non proprio, a giudicare dagli accadimenti degli ultimi giorni. Il piano è stato desegretato, come ha spiegato il Mirror ma, per ovvie ragioni di sicurezza, molti particolari non sono stati resi noti. I giornali spiegano che, in caso di guerra o di attacco nucleare la regina Elisabetta e la royal family verrebbero immediatamente condotti in bunker, residenze o su uno yacht segreti. Dipende dal tempo a disposizione e dall’imminenza del pericolo.
A questo proposito possiamo ricordare che il Castello di Windsor era dotato di un rifugio antiatomico costruito dopo la crisi dei missili di Cuba del 1962, in piena Guerra Fredda. Sarebbe stato ricavato da un deposito di carbone che si trovava proprio sotto gli appartamenti di Stato. Purtroppo, come conseguenza dell’incendio del Castello nel 1992, il bunker sarebbe stato demolito. "L’Operazione Candid" prevede che la royal family si divida e venga portata in residenze di campagna lontane da Londra e sconosciute. Ciò significa, ovviamente, che tra questi luoghi non sono compresi Balmoral o Sandringham.
Tuttavia secondo una delle ipotesi più accreditate la monarca potrebbe trovare la salvezza in Scozia. Inoltre a Barnton Quarry, vicino alla residenza reale di Holyroodhouse esiste un altro bunker che potrebbe essere utilizzato dai reali per mettersi in salvo, benché la sua posizione sia nota. Tra le vie di fuga stabilite c’è anche quella via mare, ma solo qualora vi fosse il tempo necessario per raggiungere le navi. Nel piano figura il Royal Yacht Britannia che, però, è stato radiato l’11 dicembre del 1997, dopo 40 anni di servizio. Questo fa supporre che sia stato predisposto un altro mezzo per salvare Sua Maestà e in proposito il Daily Star parla di un sottomarino.
Una Regina in fuga
La regina Elisabetta conserverebbe i pieni poteri anche dentro un bunker. Per garantire la continuità politica è stato stabilito che debbano rimanere con la monarca sia il duca di Edimburgo che il ministro dell’Interno. Purtroppo il principe Filippo è morto il 9 aprile del 2021, quindi è probabile che sia già stata scelta la persona che dovrà rimpiazzarlo in caso di pericolo. Qualora vi fosse una guerra anche i membri del Parlamento verrebbero nascosti nel bunker con il nome in codice “Turnstile”, a Wiltshire.
Nessuno sa se il piano per salvare la Regina e la sua famiglia sia stato modificato nel tempo, eventualità tutt’altro che remota. Addirittura Elisabetta II ha già pronto un discorso in caso di Terza Guerra Mondiale (possibilità che tutti vogliamo escludere), come rivelato dai National Archives nel 2013.
Un intervento scritto nel 1983, nella fase più acuta della Guerra Fredda (di nuovo gli stessi blocchi di potere contrapposti). Un discorso che speriamo di non sentire mai e che, di certo, nemmeno la regina Elisabetta vorrebbe mai pronunciare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.