La polemica, molto simile, scattò già nel maggio 2007, quando Nicolas Sarkozy sconfisse Ségolène Royal e divenne presidente della Repubblica francese. Sarkò andò a festeggiare al ristorante "Le Fouquet's", sugli Champs-Elysees, senza badare a spese. Ora siamo solo al primo turno ma Emmanuel Macron ha già iniziato ad alzare i calici, in un locale chic di Montparnasse, "La Rotonde", storica brasserie nota per essere un ritrovo "radical chic" (guarda il video).
Macron ha cenato lì, la notte elettorale, festeggiando con Jacques Attali, l'economista e saggista che l'ha lanciato presentandolo a Hollande. Tra i vip che hanno reso omaggio al successo di Macron c'era anche il filosofo Bernard-Henry Levi, oltre agli assistenti, le segretarie e gli addetti alla sicurezza del giovane politico francese. Smentita, invece, la presenza di Dominique Strauss-Kahn, di cui aveva parlato un cronista di Liberation.
Dicevamo della polemica. Si è scatenata, sui social network (guarda), dove il Front National accosta esplicitamente Macron all'élite salottiera e modaiola di Parigi, e lo paragona senza mezzi termini a Sarkozy, dicendo che "la storia si ripete": il "bling bling" (l'ostentazione dei soldi e del glamour) è sempre in agguato. Ci riusciranno? Lo vedremo il 7 maggio, quando i francesi decideranno chi sarà il nuovo presidente.
2007 Sarko au Fouquet's
— Politiquement FN (@PolitiquementFN) 24 aprile 2017
2017 Macron à la Rotonde
L'histoire se répète...#Presidentielle2017 #Macron #MarineLePen #GGRMC pic.twitter.com/rlFYbj6cnj
Per ora Macron respinge al mittente ogni accusa, e rilancia: "Non prendo lezioni dai salotti parigini.
Se non avete capito che mi faceva piacere invitare le mie segretarie, quelli che si occupano della mia sicurezza, i politici, gli scrittori, le donne e gli uomini che sono con me dall'inizio, significa che non avete capito niente della vita. È stato il momento della mia emozione".
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