Scontri tra polizia e la folla inferocita questa notte in un quartiere popolare nel nord di Memphis, dove è esplosa la protesta per la notizia dell'uccisione da parte di un agente di un ragazzo afroamericano (guarda il video). Secondo i media americani, il bilancio di quella che era iniziata come una manifestazione pacifica, poi degenerata in violenza, è di almeno 25 poliziotti e due giornalisti feriti, mentre i fermi sono stati tre. Le forze dell'ordine hanno blindato tutta la zona, usato i lacrimogeni e disperso la maggior parte della folla, come ha riferito in conferenza stampa il capo della polizia Michael Rallings. Secondo le prime ricostruzioni, il 20enne Brandon Webber, su cui pendevano diversi mandati di arresto, è stato ucciso mentre cercava di scappare armato dalla polizia.
Il sindaco di Memphis, Jim Strickland, riferisce di almeno 24 agenti e due giornalisti feriti negli scontri. La polizia precisa che nessuno dei feriti è in condizioni gravi. Secondo la versione degli inquirenti, il giovane si sarebbe scagliato contro l'auto dello U.S. Marshals Service e avrebbe poi mostrato un'arma, ha riferito una portavoce del Tennessee Bureau of Investigation (TBI), Keli McAlister. Il giornale locale Daily Memphian riferisce che secondo uno dei cugini di Webber, Demetrick Skinner, il giovane avrebbe ricevuto 20 colpi prima di morire nel giardino davanti casa della sua famiglia.
Man mano che si è diffusa la notizia, sono scoppiate proteste, sfociate in scontri fra agenti e residenti: da una parte la polizia in tenuta anti-sommossa; dall'altra - secondo quanto riferisce la polizia - una folla inferocita, che urlava contro gli agenti e talvolta lanciava oggetti, come bottiglie, sassi e mattoni. La polizia ha anche usato lacrimogeni per disperdere la protesta, che intorno alle 23 locali risultava terminata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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