Dieci morti avvenute all'interno di un centro ospedaliero in New Jersey: tutte e dieci le vittime erano ancora bambini. Questa tragica vicenda sta facendo discutere non solo per il numero, davvero drammatico, dei coinvolti, ma anche per via delle condizioni igieniche, presumibilmente scarse, presentate da almeno quattro delle persone che operano nel complesso.
C'è stata una vera e propria inchiesta al riguardo, messa in atto dagli ispettori sanitari. L'adenovirus 7, questo il nome scientifico dello stereotipo virale che ha causato l'infezione, non risulta letale. Ma, come specificato da Il Corriere della Sera, la salute dei piccoli risultava già compromessa da tempo. La combinazione tra le patologie pregresse e l'infezione contratta nel centro potrebbe aver contribuito ai decessi. Altri sette bambini, adesso, sarebbero interessati dalla medesima problematica in maniera seria. Diciassette, in totale, sarebbero i pazienti costretti a fronteggiare l'infezione. "Nella struttura - si legge sul quotidiano citato - è in corso un’epidemia: il primo caso è stato segnalato il 9 ottobre e da allora è stato un crescendo. L’ultimo bambino è deceduto mercoledì scorso".
Non si può asserire che i bambini siano morti per via per la cattiva igiene, ma è emerso che la maggior parte dei dipendenti dell'ospedale, almeno tra quelli che hanno avuto a che fare con gli sfortunati piccoli, non era solito lavarsi le mani secondo le buone pratiche. Ecco perché, adesso, sono state introdotte delle misure restrittive, che vietano agli infermieri di visitare pazienti assegnati ad altri colleghi o che prescrivono l'utilizzo di indumenti specifici. Il centro del New Jersey, intanto, ha chiuso le porte a nuovi possibili ricoveri.
Vale la pena sottolineare, infine, che alcuni dei bambini presenti all'interno del plesso sono disabili e/o immunodepressi. Condizioni che sarebbero necessarie affinché l'adenovirus 7 assuma caratteristiche mortali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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