Ricky Gervais umilia Hollywood ai Golden Globe: ​"Voi direste sì anche all'Isis"

Il comico inglese ha usato il suo inconfondibile e caustico humour per fare a pezzi Hollywood e lo "star system": "Non sapete nulla del mondo reale"

Ricky Gervais umilia Hollywood ai Golden Globe: ​"Voi direste sì anche all'Isis"

Classe 1961, come ricorda il Corriere della Sera, faceva il manager del gruppo britpop Suede, prima di trionfare con la serie "The Office": è Ricky Gervais, il comico inglese che ha presentato l’edizione numero 77 dei Golden Globe con un discorso caustico che sta facendo discutere l'opinione pubblica e i social. Gervais, di Reading nel Berkshire, laureato in filosofia all’University College di Londra ed ex cantante rock e post-punk, è famoso per il suo humour caustico e particolarimente irriverente: proprio come nella serie Netflix After Life dove interpreta magistralmente il giornalista Tony che, dopo la morte della moglie, causata da un cancro, cade in depressione e inizia a dire tutto ciò che vuole senza alcuna inibizione.

E così, anche sul palco dei Golden Globe, Ricky Gervais non si è per nulla risparmiato e ha detto con il consueto distaccato e cinico sarcasmo tutto ciò che pensava dello star system, facendolo letteralmente a pezzi, alla faccia di ipocrisie e del politically correct imperante. "Sarete felici di sapere che questa è l' ultima volta che presento questi premi, quindi non mi interessa più. Sto scherzando, non mi è mai importato. Questo è chiaro non solo a me, ma anche alla Nbc per la quinta volta" ha esordito Gervais. Il comico non si è tirato indietro su nulla, nemmeno facendo battute sulle star coinvolte in scandali come Felicy Huffman, l'attrice della serie Desperate Housewives accusata di aver falsificato la prova d'ammissione al college della figlia: "Siete tutti bellissimi, tutti in tiro, siete venuti qui in Limousine. Sono venuto qui in Limousine e la targa è stata fatta da Felicity Huffman. Ma è sua figlia che mi fa pena. Dev'essere la cosa più imbarazzante che le sia mai capitata".

L'attore e comico ha poi ironizzato sullo scandalo Weinstein, tirando in ballo il figlio di Mia Farrow e Woody Allen, Ronan Farrow, autore dell'articolo pubblicato sul New Yorker che è valso al giornale il Premio Pulitzer, incentrato proprio sui prsunti abusi di Weinstein. Un argomento tabù, ma non per Ricky Gervais: "In questa stanza - ha detto -ci sono alcuni dei dirigenti televisivi e cinematografici più importanti al mondo. Tutti hanno una cosa in comune: sono tutti terrorizzati da Ronan Farrow. Parlando di tutti voi pervertiti, è stato un grande anno per i film pedofili. Surviving R. Kelly, Leaving Neverland, I due papi".

E dopo aver preso in giro un mostro sacro come il regista Martin Scorsese - "è troppo piccolo per andare in giro", ironizzando sulla sua bassa statura - e l'attore Leonardo DiCaprio, Ricky Gervais ha messo a nudo tutta l'ipocrisia della Hollywood benpensante e politicamente corretta: "Apple è entrata nel mondo televisivo con The Morning Show, una serie drammatica sull' importanza della dignità e sul fare la cosa giusta, realizzato da una società che gestisce sweatshops in Cina". Bene, ha poi aggiunto, "quindi voi (attori, ndr), affermate che vi siete svegliati, ma le aziende per cui lavorate? Incredibile. Apple, Amazon, Disney, se anche l'Isis avviasse un servizio di streaming, voi chiamereste il vostro agente, giusto? Quindi se stasera vincerete un premio, non usatelo come piattaforma per fare un discorso politico. Non siete in grado di insegnare al pubblico nulla.

Non sapete nulla del mondo reale. La maggior parte di voi ha trascorso meno tempo a scuola di Greta Thunberg. Quindi se vincerete, venite, accettate il vostro piccolo premio, ringraziate il vostro agente e il vostro Dio e andate affanculo, ok?".

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