Rouen, uno dei terroristi lavorava come addetto in aeroporto

Fino a tre mesi fa era un addetto ai bagagli. "Aveva superato i test della polizia"

Rouen, uno dei terroristi lavorava come addetto in aeroporto

Prima di entrare in azione in una chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray, prima di comparire in un video rilanciato dalla propaganda del sedicente Stato islamico, in cui invita a colpire la Francia, fino a che "la bandiera della religione e della parola di Allah" non sarà alzata sul Paese, Abdel Malik Petitjean lavorava in aeroporto.

Era questa l'occupazione del 19enne jihadista responsabile dello sgozzamento di padre Jacques Hamel. Fino a pochi mesi fa, il killer di Rouen era un interinale addetto al carico e scarico di bagagli all'aeroporto di Chambéry. E fonti citate dal Daily Mail sono chiare nel sostenere come questo abbia costituito, se non un rischio, almeno un grosso problema di valutazione.

"Petitjean non ha avuto problemi a superare le indagini della polizia e le valutazioni psicologiche", dicono le fonti del tabloid inglese. Poi ancora: "Era considerato un gran lavoratore, un giovane amichevole che non rappresentava un pericolo né per il personale né per i viaggiatori in transito dall'aeroporto".

Il 19enne Petitjean non dava dunque segnali di quel piano efferato a cui avrebbe partecipato da lì a poco, né di essersi legato, con un giuramento, al sedicente Stato islamico.

Ad aprile Abdel Malik, aveva poi lasciato il suo lavoro e a giugno l'intelligence in Turchia lo aveva scoperto mentre cercava di raggiungere la Siria e qui unirsi agli uomini

del sedicente Stato islamico. Secondo fonti della sicurezza francese sentite dalla Reuters, una cartella su di lui era stata aperta un mese prima dell'attacco, quando aveva dato i primi segnali di radicalizzazione.

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