I missili balistici intercontinentali UR-100N UTTKh (nome in codice Nato SS-19 Stiletto) saranno i primi vettori del sistema a scorrimento ipersonico Avangard sviluppato dalla Russia. E’ quanto conferma l’agenzia di stampa Tass citando fonti dell’industria della difesa. Il sistema ipersonico svelato da Putin lo scorso primo marz, sarà implementato a bordo dei missili UR-100UTTKn che sono stati restituiti dall'Ucraina dopo il crollo dell'Unione Sovietica.
“Durante i primi anni 2000, l’Ucraina ha consegnato trenta missili a propellente liquido UR-100N UTTKh per pagare le forniture di gas naturale proveniente dalla Russia. I missili sono stati mantenuti nei magazzini in perfette condizioni. Sono stati progettati per restare in servizio per oltre trent’anni. Parte di questi missili saranno utilizzati come vettori per i veicoli a planata ipersonica Avanguard. I vettori UR-100N UTTKh saranno poi sostituiti dai missili Sarmat RS-28”.
Il Sarmat è ritenuto due volte più leggero dell’RS-36M. Gli SS-19 Stiletto potrebbero restare in servizio fino al 2030.
Ucraina, il terzo più grande arsenale al mondo
Dopo la disintegrazione dell'URSS, l'Ucraina si ritrovò in possesso del terzo più grande arsenale nucleare del mondo con 176 missili balistici intercontinentali (pari a 1240 testate) e 3.600 armi strategiche. La principale forza di proiezione ICBM era formata da 130 missili SS-19 Stiletto, ciascuno armato con sei testate Mirv da 550 kilotoni. Nel territorio ucraino erano stati schierati anche 46 missili RT-23 Molodets (SS-24 Scalpel) ognugno dei quali armato con dieci testate Mirv da 550 Kt. Alla caduta dell’Unione Sovietica altri 14 missili SS-24 erano presenti in Ucraina (ma privi delle testate termonucleari) insieme a diverse dozzine di bombardieri con capacità nucleari con 600 missili in inventario. Quando l'Unione Sovietica si sciolse nel 1991, l'Ucraina rivendicò la proprietà sui tutti i sistemi d’arma presenti sul suo territorio. A partire dal maggio del 1994, l’Ucraina inviò in Russia 120 missili SS-19 Stiletto e sessanta SS-24 per lo smantellamento delle testate. Tale fase si concluse ufficialmente nel giugno del 1996. Nel maggio del 1997 l'Ucraina iniziò la distruzione di tutti i silos e dei lanciatori SS-24 e SS-19 in inventario utilizzando un fondo di 47 milioni di dollari forniti dal programma di riduzione delle minacce cooperative Nunn-Lugar. La distruzione di tutti gli ICBM presenti in Ucraina dovrebbe essersi conclusa il 4 gennaio del 2001.
Missile SS-19 Stiletto/UR-100N/RS-18A
L’SS-19 Stiletto (RS-18) è un missile balistico intercontinentale a due stadi. Il sistema a propellente liquido per impiego terrestre da silo è in grado di colpire bersagli a 10.000 km di distanza. Lungo 27 metri, con un diametro di 2,5 e pesante 105 tonnellate, è entrato in servizio con l’Unione Sovietica nel 1975. Progettato in concomitanza con l'SS-17 Spanker (MR-UR-100) per sostituire l’SS-11 Sego, l’SS-19 Stiletto è stato il primo ICBM sovietico (così come l’SS-18 Satan con cui condivide anche il sistema di guida e controllo del volo) ad essere armato con testate multiple indipendenti (MIRV).
L’evoluzione della tecnologia MRV
La tecnologia Multiple reentry vehicle o Mrv, si basa sulla capacità di conferire ai missili balistici un maggiore letalità, pur mantenendone invariato il numero. Le testate Mrv conferiscono al missile la capacità di colpire con diversi vettori un singolo bersaglio. Il concetto si è poi evoluto nelle testate Mirv o Multiple independently targetable reentry vehicle. A differenza delle Mrv, le testate Mirv colpiscono diversi bersagli invece di massimizzare la loro efficacia su un solo obiettivo. Le testate Marv o Maneuverable reentry vehicle, infine, rappresentano l’ultima evoluzione delle Mirv. Le Marv sono ritenute in grado modificare il proprio percorso in volo con brusche manovre così da ingannare i sistemi anti-balistici.
Le tre configurazioni dell'SS-19
SS-19 Stiletto Mod 1/UR-100N
Il sistema di quarta generazione sovietico SS-19 entrò in sviluppo nel 1968 con primo test di volo avvenuto nell'aprile del 1973. Il missile aveva una lunghezza di 24 metri, una larghezza di 2,5 ed un peso al lancio di 92,700 kg. Utilizzava un motore a propellente liquido a due stadi. Il primo reggimento con i missili UR-100N fu messo in allerta nell'aprile del 1975 e alla fine dello stesso anno furono schierati in Russia 60 lanciatori operativi, ognuno dei quali armato con sei testate MIRV da 500 kilotoni. Un frettoloso sviluppo del sistema ridusse significativamente la precisione complessiva dell’ SS-19 Stiletto Mod 1. Per ospitare il sistema d’arma fu necessario modificare pesantemente i silos dei missili UR-100 / SS-11 SEGO.
SS-19 Stiletto Mod 2
La Mod 2 era una versione a singola testata da 2,5/5 megatoni dell’ SS-19. Tra il 1976 ed il 1978 l’inventario operativo SS-19 era di 180 missili, sessanta dei quali 60 Mod 2. Tale variante era stata concepita per colpire i principali bersagli induriti dell’Occidente. Rimase in servizio meno di cinque anni.
SS-19 Stiletto Mod 3/UR-100NUTTH
Lo sviluppo dello Stiletto Mod 3 fu autorizzato il 16 agosto del 1976. I problemi di precisione a lungo raggio delle versioni 1 e 2 furono risolti grazie alla riprogettazione del missile. Il dispiegamento della variante Mod 3 iniziò nel 1980. Nel 1983 l’intera flotta Stiletto era stata aggiornata alla versione Mod 3 con designazione UR-100NUTTH, attualmente in servizio. Ogni missile è armato con sei testate Mirv da 550/750 kilotoni con una Probabilità di errore circolare di 350/550 metri ad una portata massima di 10.000 km. Nel 1984 l'Unione Sovietica schierava 360 missili UR-100NUTTH. Dal 1987 in poi sono stati gradualmente sostituiti dall’SS-24 Scalpel. Nel giugno del 2001 un missile SS-19 di 26 anni è stato lanciato dalla base spaziale russa a Baikonur, in Kazakistan, per testare l'affidabilità del sistema. Un nuovo test si è svolto nel novembre del 2006 per testare le caratteristiche prestazionali dell'RS-18. Seguirono numerosi lanci che confermarono l'integrità del sistema che potrebbe restare in servizio fino al 2030. Attualmente la Forza missilistica strategica della Russia gestisce 30 missili RS-18.
Russia: Sistema ipersonico Avangard/Yu-71/Yu-74
Il Programma 4202
Durante l'annuale discorso alle Camere riunite dell'Assembla Federale tenutosi il primo marzo scorso, il Presidente Vladimir Putin ha svelato diversi sistemi d’arma. Soffermiamoci sul sistema ipersonico Avangard (noto anche come Yu-71 e Yu-74) del Programma 4202.
Il Programma 4202 prevede lo sviluppo di sistemi HGV, Hypersonic Glider Vehicle. I sistemi HGV del Programma ipersonico 4202 sono regolarmente testati dalla base missilistica di Dombarovsky, nella regione di Orenburg (qualsiasi sistema d’arma che raggiunge o supera una velocità superiore a Mach 5 è considerata ipersonica). Ogni aliante ipersonico è concepito per essere armato con una testata nucleare con una resa esplosiva variabile tra i 550 kilotoni ed i 2 megatoni. Un singolo Sarmat ad esempio potrebbe trasportare fino a 24 alianti ipersonici che sarebbero certamente in grado di eludere qualsiasi sistema di difesa esistente. E’ una precisazione superflua, ma necessaria: nessun sistema missilistico di difesa (USA/Russia) potrebbe azzerare un attacco di saturazione di una potenza nucleare. L’attuale tecnologia non è semplicemente in grado di arrestare un massiccio attacco missilistico. Il programma BMD statunitense ad esempio: è stato progettato per sperare di intercettare una manciata di missili provenienti dall’Iran o dalla Corea del Nord. Non esiste uno scudo di difesa antimissile in grado di azzerare una minaccia stratificata di proiezione lanciata da una potenza nucleare. Ed è un dato inconfutabile.
L'Avangard (inteso come ICBM) è un missile balistico intercontinentale armato con testate manovrabili a scorrimento ipersonico scaturite dal Programma 4202. Secondo il leader russo “il missile punta al bersaglio come un meteorite".
Il regime ipersonico
La rilevazione iniziale, il tracciamento e la soluzione di fuoco richiede comunque del tempo (parliamo sempre di secondi) che però potrebbero essere troppi considerando il regime ipersonico. La contromisura anti-balistica per le testate a rientro convenzionale è ben nota e si basa sul calcolo della traiettoria di discesa attraverso l’atmosfera delle testate multiple indipendenti. Il problema dell’elevata velocità di rientro è stata aggirata preventivamente, con l’impiego di missili intercettori progettati per distruggere le testate multiple indipendenti prima della loro fase di rilascio. La velocità ipersonica annulla tale fase critica, rientrando nell’atmosfera in planata ad altissima velocità ed avvicinandosi all’obiettivo con una traiettoria relativamente piatta.
Il profilo di volo di Avangard
Rispetto alla traiettoria balistica delle testate tradizionali imbarcate sui missili balistici intercontinentali, Avangard vola ad un'altitudine di diverse decine di chilometri negli strati densi dell'atmosfera. Mentre manovra lungo la sua traiettoria di volo ed in base alla sua altitudine, la testata dell'aliante bypassa le capacità di rilevamento ed intercettazione delle difese missilistiche nemiche. Avangard è realizzato in materiali compositi in grado di resistere a diverse migliaia di gradi. L’Hypersonic Glider Vehicle russo è equipaggiato con il sistema di termoregolazione sviluppato dalla Nauka Research and Production Association. Avangard dovrebbe essere lungo circa 5,4 metri e sviluppare una velocità superiore a Mach 20. Può essere armato con una testata nucleare o convenzionale. I primi test non ufficiali dell’Oggetto 4202 sarebbero iniziati nel 2004 nel cosmodromo di Bayqoñyr e nella base Dombarovsky su vettori RS-18B. Gli aggiornamenti pubblici sull'Avangard sono stati interrotti alla fine del 2016. Lo scorso settembre i russi hanno dichiarato di aver testato un missile Topol RS-12M con un "carico di combattimento avanzato": potrebbe essersi trattato di un prototipo Avangard. Il 12 marzo scorso infine, il vice Ministro della Difesa russo Yuri Borisov ha confermato l’inizio della produzione in serie del sistema ipersonico Avangard.
L’ICBM Avangard/ RS-26 Rubezh
L’RS-26 Rubezh è stato progettato come principale vettore delle testate Avangard. Si è creata un po’ di confusione al riguardo poiché con Avangard ci si riferisce sia al vettore che al veicolo a planata ipersonica. L’RS-26 Rubezh è un missile balistico intercontinentale a combustibile solido da 80 tonnellate (la fase di spinta è inferiore a cinque minuti). I test di questo missile sono iniziati nel 2011 e nel 2015 le autorità russe hanno annunciato di aver effettuato con successo quattro lanci. La produzione in serie sarebbe iniziata all'inizio del 2016 per una tempistica alquanto insolita. La 29a divisione missilistica nei pressi di Irkutsk dovrebbe essere stata la prima a ricevere il nuovo sistema d’arma. Il peso dell'RS-26 è quasi un terzo inferiore a quello del missile Yars da 120 tonnellate. L’RS-26 Rubezh può essere armato con quattro testate Mirv da 300 kilotoni. Tuttavia in configurazione pesante, un singolo RS-26 potrebbe essere armato con 8 Avangard con testate da 2 megatoni.
La resa esplosiva dell’Avangard
Poche ore fa i russi hanno stimato la resa esplosiva della testata Avangard, superiore ai due megatoni. Se cosi fosse Avangard eclisserebbe in potenza qualsiasi altra testata termonucleare in servizio negli Stati Uniti, nel Regno Unito ed in Cina. Una delle armi più distruttive sul pianeta è la testata W88 / MK5 da 455 kt della linea pesante da attacco imbarcata sui sottomarini Ohio degli Stati Uniti. I 400 Icbm Minuteman III schierati nei silos del Wyoming, North Dakota e Montana sono armati con una singola testata W87 con resa di 300 kilotoni (475 probabile). In entrambi i casi, Avangard è quattro volte più potente.
La futura linea d'attacco Avangard
Entro i prossimi dieci anni la Russia potrebbe strutturare la sua linea d'attacco Avangard su due principali vettori: l'RS-26 Rubezh e l'RS-28 Sarmat (SS-X-30 Satan 2). In base ai dati dichiarati (circa 5000 km) il sistema Rubezh sarebbe destinato a colpire bersagli della Nato in tutta Europa. Il missile termonucleare super-pesante Sarmat, con la sua autonomia stimata di oltre dodicimila km, sarebbe destinato al territorio statunitense. Il Sarmat è stato progettato per raggiungere Mach 20 e rilasciare dieci testate pesanti o quindici leggere a rientro multiplo indipendente su traiettorie circumpolari. Si parla del bombardamento orbitale frazionale: i veicoli di rientro entrerano brevemente nell'orbita bassa "diventando freddi", rendendo cioè difficile il loro tracciamento.
Se venisse armato con le testate Avangard da cinque megatoni, il Sarmat potrebbe trasportarne addirittura venti. Per questa configurazione specifica, l'attuale terminologia (Attacco Preventivo/Rappresaglia) è estremamente riduttiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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