Scoperta dall'Olanda: il coronavirus passa dal visone all'uomo

I contagi accertati finora in Olanda dai visoni agli esseri umani sarebbero due, di cui il primo verificatosi ad aprile e l’altro in questi giorni

Scoperta dall'Olanda: il coronavirus passa dal visone all'uomo

In Olanda è stato di recente accertato dalle autorità il passaggio del coronavirus “dal visone all’uomo”. Sono state infatti registrate lì infezioni del morbo aventi come origine proprio quei mammiferi apprezzati per la loro pelliccia. Nella nazione dei polder, sono stati finora scoperti ben due contagi di Covid ai danni di persone attribuiti direttamente agli animali in questione. Nel Regno, i malati a causa dell’epidemia sono 45.445, mentre i decessi ammontano a 5.830.

Il primo caso in terra d’Olanda di trasmissione del microbo dal visone a un essere umano risalirebbe ad aprile. La vicenda è stata ricostruita da Agi, secondo cui tale primo contagio di coronavirus da visone all’uomo si sarebbe verificato in un allevamento dei mammiferi da pelliccia ubicato nei dintorni di Eindhoven. Tra gli animali lì presenti è stato appunto scoperto allora un esemplare infetto, che avrebbe passato l’agente patogeno a una persona impiegata nella struttura.

Il secondo caso, ha evidenziato ieri l’agenzia romana, sarebbe stato registrato invece in questi giorni e portato a conoscenza mediante una dichiarazione del ministro dell’Agricoltura nazionale, Carola Schouten.

Mediante una lettera da lei indirizzata successivamente al parlamento d’Olanda e citata dal medesimo organo di informazione, la titolare del dicastero, dopo avere informato i deputati in merito all’accertamento nel Paese di un secondo caso di infezione da visone a uomo, sottolinea quindi che il recente contagio si sarebbe originato in circostanze analoghe a quello scovato ad aprile.

Il ministro, sottolinea Agi, ha poi cercato di rassicurare l’opinione pubblica rimarcando che “il rischio di ulteriori contagi rimane comunque basso”.

Nonostante le rassicurazioni del ministro, Jaap van Dissel, a capo dell'Istituto nazionale di Sanità, insiste, fa sapere Deutsche Welle, nel denunciare la valenza sorprendente della scoperta avvenuta ultimamente: "Questa è la prima volta che scopriamo, o almeno che dimostriamo che è possibile, una doppia infezione di coronavirus dagli animali all'uomo. L'origine dell'epidemia in Cina, del resto, vede coinvolti, molto probabilmente, proprio degli animali".

Il passaggio del coronavirus dagli animali malati agli allevatori si sarebbe verificato, spiega l’agenzia, prima che si sapesse che i visoni potevano passare il morbo alle persone. Essendo all’oscuro di ciò, gli addetti agli allevamenti degli animali da pelliccia hanno di conseguenza lavorato in questi mesi a stretto contatto con quei mammiferi senza munirsi di dispositivi di protezione individuale.

In passato, proprio gli allevamenti di visoni sono finiti spesso nell’occhio del ciclone in Olanda a causa soprattutto delle contestazioni

avanzate dalle associazioni animaliste. Nel 2016, ricorda l’organo di informazione romano, la Corte suprema dei Paesi Bassi aveva quindi ordinato la chiusura di tutti i 155 stabilimenti nazionali incriminati entro il 2024.

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