Nel momento in cui scriviamo, lo Stato islamico non ha fatto riferimento alcuno alla morte di Abu Bakr al-Baghdadi. A 96 ore di distanza dall’eliminazione dell’ottavo califfo della storia (secondo lo Stato islamico prima della fine del mondo dovrebbero essere dodici), i canali ufficiali dell’organizzazione terroristica non hanno rilasciato alcun comunicato. Potrebbero volerci giorni, mesi o anni.
Nel momento in cui scriviamo, lo Stato islamico non ha ancora confermato la morte di al-Baghdadi e non ha mai nominato il suo successore.
Ecco perché non è stato annunciato il successore di al-Baghdadi
Le organizzazioni terroristiche annunciano la morte dei rispettivi leader in base alle esigenze contestuali (come ad esempio la disponibilità o meno del corpo) e soltanto quando possono trarne un reale vantaggio. I talebani, ad esempio, nascosero la morte del Mullah Omar per circa due anni. Al Qaeda, invece, confermò la morte di Osama bin Laden in meno di una settimana. Soltanto poche ore furono necessarie allo Stato islamico per annunciare la morte di Hudhayfah al-Badri, figlio di al-Baghdadi. Ayman al-Zawahiri non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione sulla presunta morte di Hamza bin Laden, figlio del carismatico fondatore di al Qaeda. Nel momento in cui scriviamo, i canali ufficiali dello Stato islamico non hanno fatto alcun tipo di riferimento alla morte di Abu Bakr al-Baghdadi. Come abbiamo già spiegato, la morte di al Baghdadi non uccide lo Stato islamico.
Falso l'annunciato messaggio audio del gruppo
Poche ore dopo il raid, sulla rete si diffuse l’avviso di un imminente messaggio audio di Al-Furqan Media. Ricordiamo che Al-Furqan Media è l’ala mediatica del gruppo responsabile della diffusione dei monologhi audio della leadership dell’organizzazione terroristica. Al-Furqan Media risponde direttamente alle principale figure del movimento. Quell’avviso si rivelerà essere un falso.
La falsa nomina del successore di al-Baghdadi
Numerosi media hanno riportato la notizia che l’erede designato di Abu Bakr al-Baghdadi è Amir Muhammad Sa'id Abdal-Rahman al-Mawla, meglio noto come Abdullah Qardash. La notizia, pubblicata per la prima volta da Newsweek e ripresa da numerosi media, si baserebbe su un breve testo diffuso da Amaq lo scorso dieci agosto. Quel testo è falso. È stato smentito anche dallo Stato islamico poche ore dopo la sua diffusione. Questa la nostra analisi dello scorso dieci agosto. Quel testo è assolutamente falso. Ed anche se quel contenuto si fosse rivelato autentico, a diramare la notizia della linea di successione non sarebbe mai stata Amaq, ma Al-Furqan Media o il canale Islamic State. Certamente non Amaq. Non sarebbe mai stato questo il modus operandi dello Stato islamico per rilasciare una simile dichiarazione. Ricordiamo l’architettura dei canali Idra ed i concetti di autorità. Abdullah Qardash potrebbe anche essere il successore designato di al-Baghdadi anche se potrebbe avere problemi nel dimostrare il suo lignaggio. Un califfo deve possedere determinati attributi e credenziali: musulmano, adulto, devoto, sano di mente, fisicamente integro e provenire dalla tribù Quraysh della penisola arabica. La parola khalifa significa successore. Come tale, un legittimo califfo può richiedere la fedeltà di tutti i musulmani:
Nel momento in cui scriviamo nessun canale ufficiale dello Stato islamico ha mai riportato il nome del nuovo califfo.
Nessun riferimento alla morte del portavoce dello Stato islamico
Poche ore dopo il raid contro al-Baghdadi, il Dipartimento di Stato ha confermato l'eliminazione di Abu al-Hassan al-Muhajir, portavoce dello Stato islamico. Figura di spicco dell'organizzazione terroristica, è stato presentato su Al-Furqan il 5 dicembre del 2016. Abu al-Hassan al-Muhajir era l'erede di Abu Mohammad al-Adnani, eliminato in un raid aereo statunitense il 30 agosto del 2016. Al-Muhajir, la cui vera identità è sconosciuta, non possedeva la preparazione ed il carisma del suo predecessore. Non esistono foto, video ed informazioni su Abu al-Hassan al-Muhajir.
Il califfato può aspettare
La morte di Al-Baghdadi potrebbe spingere la leadership del movimento ad accantonare, almeno nell’immediato futuro, l’idea di stabilire un califfato. Ciò eviterebbe la necessità di designare il nuovo califfo. Un processo, quest’ultimo, che restringe inevitabilmente il numero dei candidati disponibili.
Le prossime ore dello Stato islamico
Nel momento in cui scriviamo (questa è una precisazione doverosa), i canali ufficiali dello Stato islamico sono pienamente operativi e continuano a diffondere comunicati ed ordini come se niente fosse accaduto. Il flusso di notizie provenienti dalle varie “province” non si è mai interrotto.
Ricordiamo che tra 48 ore circa dovrebbe essere diffuso il 206° numero di al-Naba, il settimanale dello Stato islamico. Il settimanale esce nella notte tra giovedì e venerdì di ogni settimana da oltre quattro anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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