Una giovane donna militare denuncia di essere stata stuprata da un collega durante una festa all'Eliseo a cui aveva partecipato anche il presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Per capire cosa è accaduto, come spiegato dal quotidiano francese Liberation, bisogna fare un passo indietro fino al 1° luglio 2021, in un momento in cui le misure restrittive imposte dal governo francese iniziavano ad allentarsi.
All'Eliseo, come tradizionalmente accade in condizioni di normalità, si stava svolgendo una festa. Si trattava di un cosiddetto "pot de départ", vale a dire di una festa d'addio organizzata con lo scopo di salutare alcuni colleghi di lavoro ormai destinati ad altre mansioni. A lasciare l'Eliseo erano tre stretti collaboratori del presidente Macron, cioè il generale di brigata Valéry Putz (vice capo di stato maggiore dal luglio 2017), che da agosto avrebbe dovuto ricoprire l'incarico di comandante anziano delle forze armate in Nuova Caledonia, uno dei suoi aiutanti di campo ed una terza persona la cui identità non viene rivelata dal quotidiano francese.
Dopo un discorso pronunciato dinanzi ai presenti, tutti riuniti nel parco, Emmanuel Macron si intrattiene coi propri ospiti fino alle ore 22:00, quando lascia l'Eliseo. È in quel momento, spiega Liberation, che la situazione inizia a degenerare. Qualche bicchiere di troppo e la sobrietà imposta in eventi di questo genere viene rapidamente meno. La situazione precipita in tarda serata, quando i festeggiamenti si spostano dai giardini all'interno dell'Eliseo, precisamente negli ambienti dello Stato maggiore del Capo dello Stato, in Rue de l'Elysée. Liberation spiega che si tratta di un luogo talmente sicuro ed inaccessibile ai più che al suo interno vengono archiviati quotidianamente anche documenti riservati e segreti.
Eppure è proprio qui che si sono verificati i terribili fatti raccontati dalla vittima, una donna soldato che aveva preso parte ai festeggiamenti insieme ai colleghi. La donna ha dichiarato di aver subito lo stupro ad opera di uno di questi, un uomo che come lei fa parte del personale speciale e con cui lavora quotidianamente. Dopo la violenza sessuale, la militare si è recata a sporgere denuncia presso il commissariato dell'8° Arrondissement, il più vicino all'Eliseo. Il 12 luglio il procuratore della Repubblica di Parigi ha aperto un'inchiesta sulla base del racconto della 31enne, affidando l'incarico a un giudice istruttore. Il dipartimento di polizia investito della direzione delle indagini avrebbe già effettuato delle udienze, attuando lo stato di fermo e l'interrogatorio del sospetto.
Dall'Eliseo non arrivano commenti ufficiali sulla vicenda, per il fatto che "il procedimento è ancora in corso": si attende pertanto solo la conclusione "dell'inchiesta giudiziaria per qualificare i fatti e vedere quali provvedimenti intraprendere".
Stando a quanto riferito da Liberation sarebbe già stato attivato un protocollo di supporto psicologico per sostenere la giovane donna, mentre il collega, il quale oltre ad una sanzione penale rischia di finire dinanzi al consiglio disciplinare, sarebbe stato assegnato ad incarichi esterni all'Eliseo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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