Trump sorpassa Hillary. E rispunta l'accusa di evasione

L'emailgate ha avvantaggiato Trump sulla Clinton. Così il New York Times torna all'attacco: "Il tycoon non denunciò al fisco milioni di redditi"

Trump sorpassa Hillary. E rispunta l'accusa di evasione

Non ha fatto a tempo ad accorciare la distanza con Hillary Clinton, che la stampa ha attaccato a testa bassa Donald Trump. Secondo quanto riporta il New York Times, il candidato repubblicano alla Casa Bianca avrebbe usato stratagemmi "legalmente discutibili" per evadere le tasse, non dichiarando milioni di dollari di entrate. È l'inchiesta-contrappasso dopo l'indagine avviata dal numero uno dell'Fbi, James Comey, sulle mail dell'ex segretario di Stato americano.

L'ultimissimo sondaggio del Washington Post, il secondo dopo la nuova puntata dell'emailgate, ha registrato un sorpasso storico. Per la prima volta da maggio, la Clinton è andata sotto, anche se di un solo (statisticamente irrilevante) punto: 45% contro il 46% di Trump a livello nazionale. Lo scandalo riguarda le oltre 60mila mail inviate e ricevute da Hillary nei quattro anni (2009-2013) in cui fu segretario di Stato utilizzando solo ed esclusivamente un server di posta privato e non quello governativo del dipartimento di Stato. Ora, la stampa progressista ha lanciato il contrattacco per controbilanciare l'enorme eco dell'inchiesta avviata da Comey. E così il New York Times ha calato la carta dell'evasione fiscale.

Nel 1990, secondo il quotidiano americano, il tycoon obbligò i creditori a condonargli ciò che lui doveva loro dopo aver dichiarato bancarotta per i suoi tre casinò di Atlantic City. Trump si era già vantato in passato di aver utilizzato per anni stratagemmi ammessi legalmente per evitare di pagare le tasse, sfruttando leggi favorevoli ai milionari, ma i suoi avvocati gli consigliarono in questo caso di nnon utlizzarli per non incorrere nelle attenzioni dell'Irs, l'agenzia americana che si occupa della riscossione dei tributi. Il New York Times ha stimato che Trump evitò di pagare decine di milioni di dollari in imposte con quella manovra, anche se la cifra reale è sconosciuta perché il magnate non ha mai pubblicato la sua dichiarazione dei redditi. Sembra che Trump, in questo caso, secondo gli esperti consultati dal New York Times, si sia spinto "oltre il consentito".

Un portavoce della campagna di Trump, Hope Hicks, ha fatto sapere che le informazioni contenute in questo articolo sono un "malinteso" del quotidiano, oppure"una cattiva interpretazione intenzionale della legge".

Settimane fa, lo stesso media riportò che Trump era riuscito a evitare di pagare le tasse federali per due decenni dopo laver presentato una dichiarazione nel 1995 nella quale diceva di aver avuto perdite per 916 milioni di dollari.

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