"Scioccanti". Il retroscena Onu: ecco i crimini di guerra dei russi

La denuncia dell'Onu è gravissima. Ecco cosa è stato detto durante il Consiglio per i Diritti umani

"Scioccanti". Il retroscena Onu: ecco i crimini di guerra dei russi

Il numero delle uccisioni illegali in Ucraina, cioé dei civili, da parte dei soldati russi è "scioccante": ha usato esattamente questo termine, pronunciato in inglese, MIchelle Bachelet, l'Alto Commissario dell'Onu per i Diritti umani come riportato da quotidiano britannico The Guardian. La Bachelet ha ricordato alla stampa che soltanto nelle ultime settimane sono stati recuperati mille corpi dalle zone intorno a Kiev. Numeri destinati ad aumentare a dismisura se si pensa all'orrore compiuto a Bucha, Kramatorsk, Mariupol e tante altre province ucraine.

"Crimini di guerra"

L'Alto Commissario ha spiegato che la stragrande maggioranza delle uccisioni compiute dai russi potrebbero equivalere a crimini di guerra. "La portata delle uccisioni illegali, compresi gli indizi di esecuzioni sommarie nelle aree a nord di Kiev, è scioccante", ha dichirato la Bachelet durante il Consiglio, sviscerando i numeri della zona di Kiev dove sono state riscontrate almeno 300 uccisioni di questo tipo "ma i dati continueranno ad aumentare man mano che saranno disponibili nuove prove". Il suo Ufficio, ha aggiunto, sta continuando a verificare le centinaia di denunce e violazioni dal 24 febbraio scorso, giorno in cui Putin ha invaso l'Ucraina, la maggior parte delle quali compiuti su innocenti e persone disarmate.

"Uccisioni intenzionali"

"Queste uccisioni di civili spesso sembrano essere intenzionali", commesse da "cecchini e soldati", ha aggiunto, molti dei quali sono stati freddati mentre attraversavano strade o lasciavano i loro rifugi per brevi momenti alla ricerca di cibo e acqua. In molti casi, purtroppo, non sono più riusciti a fare rientro. Altri ancora, invece, sono stati uccisi mentre fuggivano con i propri mezzi. "Uomini del posto, disarmati, sono stati uccisi perché i soldati russi hanno sospettato sostenessero le forze ucraine o fossero una potenziale minaccia e alcuni sono stati torturati prima di essere uccisi", ha concluso amara la Bachelet.

"Infinite violazioni dei diritti umani"

A fare da eco alle parole di Michelle Bachelet è anche il viceministro degli esteri ucraino, Emine Dzhaparova, che ha condannato il "puro orrore” e il "puro male" della guerra russa in Ucraina in un discorso al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. La Russia avrebbe quindi commesso “le più raccapriccianti violazioni dei diritti umani nel continente europeo da decenni”, ha affermato la Dzhaparova in una riunione straordinaria del consiglio sulle presunte violazioni di Mosca. Il massimo organo delle Nazioni Unite per i Diritti umani voterà una bozza di risoluzione per aprire un'indagine sui presunti abusi da parte dei soldati russi nell'area di Kiev che, secondo l'Ucraina, equivalgono a crimini di guerra così da individuare e punire i responsabili.

Più di 50 Paesi hanno

appoggiato la richiesta di Kiev durante una sessione del Consiglio che esaminava "il deterioramento della situazione dei diritti umani in Ucraina derivante dall'aggressione russa” come scrive il The Guardian.

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