Gli Usa vengono attraversati da un'altra ondata di violenza che porta a due omicidi in poche ore. Ancora una volta, poliziotti che uccidono afroamericani.
Prima c'è stato l'omicidio del trentasettenne Alton Sterling, ucciso martedì a Baton Rouge, in Louisiana, durante una colluttazione con alcuni agenti di polizia che gli hanno sparato al petto e alla schiena ferendolo mortalmente mentre lo trattenevano a terra. L'uomo non avrebbe nemmeno cercato di mettere mano alla propria pistola, ma comunque sarebbe stato aggredito dai poliziotti prima con un taser e poi a colpi di pistola. La polizia sarebbe stata allertata dalle segnalazioni di alcuni residenti preoccupati per la presenza di un uomo armato che minacciava i passanti nei pressi di un negozio.
Usa scossi dalla violenza: un morto anche in Minnesota
Quindi, nella giornata di ieri, un altro caso analogo a Minneapolis, nello Stato del Minnesota: l'afroamericano trentaduenne Philando Castile è stato ucciso da un poliziotto con un'arma da fuoco mentre cercava la patente richiesta dagli agenti durante un controllo. L'uomo avrebbe detto agli agenti di essere in possesso di un'arma da fuoco regolarmente registrata.
I due episodi hanno portato all'esplosione di forti proteste nella comunità nera, con oltre duecento persone che si sono radunate a Baton Rouge per protestare contro la violenza della polizia. I due agenti coinvolti nell'incidente sono stati temporaneamente sospesi dal servizio per decisione del comando di polizia della città della Louisiana.
La condanna di Hillary Clinton
Sul caso è intervenuto anche il Segretario di Stato Usa e candidata democratica alla Casa Bianca Hillary Clinton: "Da Staten Island a Baltimore, da Ferguson a Baton Rouge, troppe famiglie americane piangono la perdita di loro cari in incidenti in cui è coinvolta la polizia - ha dichiarato la Clinton in una nota a proposito della tragedia di Baton Rouge - Le mie preghiere sono con
la sua famiglia, con i suoi cinque figli. Qualcosa è profondamente sbagliato se così tanti americani hanno ragione di credere che il nostro Paese non li considera preziosi come altri a causa del colore della loro pelle."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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