Dopo 54 anni di gelo tra Stati Uniti e Cuba, oggi è stata issata la bandiera cubana nella sede diplomatica di Washington. Il 14 agosto, rende noto la Cnn, sarà invece la volta degli Usa: John Kerry volerà a L'Avana per festeggiare la riapertura dell'ambasciata americana e issare a sua volta la bandiera a stelle e strisce. Il ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez, presente alla cerimonia, ha dichiarato che da oggi tra i due paesi vigeranno "rapporti diversi". Si apre "l'opportunità per rapporto bilaterali nuovi e diversi da quelli avuti fino ad ora". Il ministro cubano ha poi colto l'occasione per fare un appello agli Usa affinchè venga rimosso l'embargo nei confronti di Cuba e sia restituito il territorio della base navale di Guantanamo: "gli storici eventi di oggi avranno senso solo con la rimozione dell'embargo economico, commerciale e finanziario che provoca così tante privazioni e danni al nostro popolo, la restituzione del territorio occupato di Guantanamo e il rispetto della sovranità di Cuba".
Alla cerimonia presente anche Roberta Jacobson, responsabile per l'America Latina del dipartimento di Stato e 500 invitati. Rodriguez ha poi dichiarato: "porto i saluti del presidente Raul Castro, espressione della buona volontà e solida decisione politica per avanzare tramite il dialogo basato sul mutuo rispetto". "Siamo giunti qui per dire grazie al leader storico della 'revolucion', Fidel Castro", ha infine aggiunto.
Al contrario occasione, quella di oggi, per i repubblicani, per rinnovare le critiche nei confronti delle ultime mosse in politica estera di Obama.
Marco Rubio, senatore repubblicano e candidato alla Casa Cianca ha parlato di "capitolazione di Obama", riferendosi sia al voto del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'accordo con l'Iran, che ai passi in avanti verso la stabilizzazione delle relazioni con Cuba.
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