Stefano Tesi
da Siena
«Evidentemente per questo fine settimana avevamo sbagliato le previsioni»: la butta sull'ironia Massimo Moratti. «Deluso? No, la squadra mi è sembrata tonica dopo la pausa. L'unico rammarico sono le quattro o cinque occasioni da gol sprecate». Neanche Roberto Mancini, almeno a parole, sembra aver perduto la fiducia in una possibile rimonta: «Non è cambiato molto rispetto all'ultima giornata del 2005, mancano ancora 20 partite alla fine del campionato e avere 10 o 8 punti di distacco non fa molta differenza, è normale che la classifica faccia l'elastico. Se ci credo? Certo che ci credo ancora, occorre però ritrovare immediatamente la continuità e ricominciare subito a vincere».
Gli fanno notare che al contrario di Juve e Milan, che finora hanno sempre segnato, all'Inter è capitato invece di restare in qualche partita all'asciutto: è qui la differenza tra voi e loro? «Certamente aver segnato dei gol in meno dei concorrenti comporta di avere anche qualche punto in meno, ma non è questa la cosa più importante, ogni squadra ha le sue peculiarità e noi abbiamo le nostre. Oggi certamente nel primo tempo sembravamo un po' arrugginiti, qualcosa si era inceppato rispetto al periodo prenatalizio, ma poi nel secondo abbiamo dominato e costruito parecchie occasioni. Ci è mancato solo il gol». Appunto, il gol: si sente un po' tradito dai suoi attaccanti? «Assolutamente no», sorride Mancini, «non ho da rimproverare nulla né agli attaccanti né agli altri giocatori della mia squadra. Il portiere del Siena del resto è stato il migliore in campo e questo vorrà pur dire qualcosa, no? La verità è che, dopo un primo tempo più equilibrato, nella ripresa abbiamo fatto noi la partita. Sarebbe bastata un po' di fortuna in più, tutto qui, per mettere a frutto le numerose occasioni avute. Quindi siamo dispiaciuti per il risultato, ma non ci abbattiamo e continuiamo dritti per la nostra strada. Che il Siena fosse un'ottima squadra e che un pareggio ci potesse stare, si sapeva».
Ma andando di questo passo, come si può recuperare sulla Juve? «Non siamo noi che andiamo piano, ma sono gli altri che vanno fortissimo». E sulle dichiarazioni dei giorni scorsi sulla rimonta lallenatore nerazzurro non ha dubbi: «Certamente, il concetto rimane identico. In fondo non mi sembra di aver detto nulla di clamoroso. E neppure c'è bisogno di drammatizzare troppo questo pareggio».
Molto laconico, ma in linea con le opinioni del suo allenatore, è il presidente nerazzurro Giacinto Facchetti: «La vittoria ci poteva stare, ma un po' per sfortuna e un po' per la forza degli avversari, non è venuta. Il campionato? Non cambia niente, bisogna solo continuare sulla buona strada».
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