"Marquez cercava serenità. E noi siamo una famiglia"

La vedova di Gresini proprietaria del team svela come ha convinto il pilota più forte: "Cruciale suo fratello"

"Marquez cercava serenità. E noi siamo una famiglia"
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Ora è davvero ufficiale: nel 2024 Marc Marquez correrà con la Ducati del Team Gresini. Una stagione soltanto, poi chissà. E mentre HRC cerca di correre ai ripari, il mondo delle corse, ancora un po' attonito, già sogna duelli mozzafiato tra Marc Marquez e i piloti factory Ducati, ma anche con Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Una cosa però è certa: ancora una volta Marc Marquez ha cambiato le regole del motociclismo, aprendo una strada, quella del big che va dal team ufficiale a quello clienti, che prima semplicemente non c'era. In questa sinfonia orchestrata dallo spagnolo e dalla Signora Gresini, sono loro i vincitori e soprattutto il team indipendente fondato e fortemente voluto da Fausto Gresini, scomparso nel 2021. Nadia Padovani, infermiera prima, moglie e mamma poi e infine manager e proprietaria del team, è la mente del contratto con l'otto volte campione del mondo che ha riscritto la storia della MotoGP.

Soli pochi mesi fa sembrava un'operazione surreale.

«Siamo orgogliosi di avere un otto volte campione del mondo nella Gresini Racing».

Come è andata la trattativa?

«Senza scendere troppo nei dettagli, posso dire che non l'abbiamo cercato noi. Essendo un team indipendente, contattare un campionissimo come Marquez, ancora sotto contratto con un colosso come Honda, era semplicemente impensabile».

Sicuramente avere il fratello Alex nel team ha aiutato.

«Alex (nella foto a sinistra) si è trovato subito bene con noi. Si è adattato benissimo alla Ducati e nella Gresini Racing ha trovato una seconda famiglia. È stata la nostra migliore pubblicità. Immagino il loro dialogo a casa all'indomani di una gara. Alex con un sorriso enorme e una grande serenità, mentre Marc si trovava in grande difficoltà con la moto. Sono sicura che Alex avrà parlato molto bene di noi e questo è stato fondamentale».

Da madre, prima ancora che team manager, di cosa ha bisogno Marc oggi?

«Credo che oltre l'aspetto tecnico, il lato umano sia molto importante per lui. Dopo aver passato tanti anni in un team ufficiale, lo aspetta un ambiente disteso, senza troppe pressioni dove si ride e si scherza».

Cosa cerca Marquez: una rivincita, la voglia di vincere o il nono titolo per uguagliare Valentino Rossi?

«Ha voglia di rimettersi in gioco e di tornare a divertirsi in moto».

Come lo ha visto?

«Non posso dire di conoscerlo perché l'ho incontrato una sola volta, ma conoscendo bene Alex e anche il papà mi aspetto un ragazzo solare. Alex è dolcissimo e alle spalle ha una famiglia stupenda. Così penso che anche Marc abbia delle caratteristiche simili al fratello minore. Gli otto titoli conquistati parlano da soli quanto a determinazione, talento e velocità. Marc Marquez non ha bisogno di tante presentazioni».

Avere due fratelli avrà sicuramente un grande effetto mediatico e anche economico per il team?

«L'impatto mediatico è impressionante. Quanto alla parte sponsor, non abbiamo ancora iniziato a lavorarci, ma sicuramente aiuta».

Ingaggiare Marc Marquez è una rivincita per un team satellite?

«Prima di tutto è un orgoglio averlo con noi. Penso comunque che sia il risultato di tanto lavoro. Con Enea (Bastianini) prima, e con Alex (Marquez) poi, abbiamo dimostrato di essere un team professionale e competitivo. Tutti i team satellite sono di alto livello, basta guardare Pramac con Jorge Martin, il principale contendente al titolo insieme a Pecco».

Che posizione ha preso Ducati nelle trattative?

«Credo sia un orgoglio anche per loro. Noi siamo comunque una squadra indipendente che paga le moto e non abbiamo vincoli nella scelta dei piloti».

Marquez correrà con la moto dell'anno precedente.

«Questa è la situazione ma bisogna ricordare quello che hanno fatto Bastianini e Alex».

A Fausto Gresini è sempre piaciuto Marc Marquez.

«È verissimo, ma anche per lui Marc era inavvicinabile. Impossibile pensare di approcciarlo. Invece oggi è realtà. Confesso che mi ha guidato in questi ultimi mesi. Mi ha inviato segni che ho saputo leggere. Sicuramente sarà pazzo di gioia adesso che l'ingaggio è ufficiale».

Infermiere, moglie, madre di quattro splendidi figli e infine team manager dell'anno.

«Ho sempre vissuto da dietro le quinte, dedicandomi alla famiglia. Gli eventi poi mi hanno chiesto di occuparmi della Gresini Racing. Ho trovato gente bellissima. Trenta anni con Fausto mi hanno insegnato tanto, ma niente era scontato. Mai avrei immaginato di vincere con Bastianini al debutto!».

Pronostici per il 2024?

«Alex sarà al suo secondo anno. Conosce già la moto per cui mi aspetto che farà bene. Quanto a Marc, dobbiamo vedere come si adatterà alla Ducati, ma puntiamo a fare bene».

Ma Marc è Marc. Scommettiamo la vittoria alla prima gara?

«Lo ha detto lei».

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