“Ma è possibile che alle 13,30 in via cimitero dei ragazzi sui motorini si mettono a sparare?”. Così una donna aveva lanciato il suo allarme sui social. Ai residenti sembrava solo una “stesa”, stando ai racconti. Invece, a pochi metri di distanza dalle abitazioni, sotto i colpi di pistola ci era finito un ambulante, un uomo che vende lumini davanti al cimitero di Brusciano, in provincia di Napoli. Era da poco terminata una cerimonia funebre quando si è consumato l’agguato, ieri. Fortunato De Longis si accingeva a chiudere la baracca quando in sella a degli scooter sono arrivati dei soggetti che hanno fatto fuoco. Si tratterebbe di ragazzi che, allontanandosi, avrebbero poi continuato a sparare in pieno giorno lungo le via di fuga.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, che ora indagano sul caso. Possibile che ci sia un collegamento tra l’agguato e il corteo funebre appena terminato. Al cimitero era da poco arrivata la salma di un 21enne, deceduto dopo un mese di agonia. Il giovane era imparentato con colui che è ritenuto il boss di uno dei clan presenti sul territorio, quello dei "Rega", finito in carcere con altri 5 soggetti a giugno del 2018 anche per una tentata estorsione all’uomo rimasto ferito nel raid armato di ieri.
Possibile che ci sia stata una lite tra l’ambulante e qualcuno che era tra i numerosi partecipanti al funerale, una discussione degenerata nella sparatoria contro l'uomo che ora versa in gravi condizioni in ospedale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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