Quella macellazione tra armi e rifiuti: la carne abusiva nella masseria

Scoperta a Marigliano (Napoli) un'attività di macellazione abusiva. Nello stesso immobile trovata un'officina meccanica a nero, una discarica di rifiuti e un nascondiglio con 3 armi da fuoco e 255 tra proiettili e munizioni

Quella macellazione tra armi e rifiuti: la carne abusiva nella masseria

In un locale veniva macellata abusivamente la carne. In un altro c’era un’officina meccanica a nero. Fuori, una discarica di rifiuti prodotti da quelle attività svolte illegalmente, non si sa da quanto. La scoperta è stata fatta a Marigliano, in provincia di Napoli. Gli agenti della polizia municipale sono intervenuti di iniziativa in una masseria in località Lausdomini e hanno bloccato gli illeciti. Un’operazione congiunta con i carabinieri forestali, che ha permesso di scoprire anche armi detenute illegalmente.

In un deposito sono stati trovati tra gli attrezzi 255 tra proiettili e munizioni, un fucile ad aria compressa e una pistola scacciacani. Le armi era detenute illegalmente e sono state sottoposte a sequestro. Le perquisizioni sono state estese all’abitazione di uno dei due soggetti che si ritiene gestissero l’attività di macellazione. “Presso il domicilio di uno dei detentori delle attività di macellazione, a Brusciano, sono state trovate altre armi”, ha dichiarato il comandante della polizia locale, Emiliano Nacar. “Venti le armi trovate a casa, ma erano tutte regolarmente detenute”, ha poi specificato. Tra rifiuti, taniche arrugginite, pneumatici abbandonati, parti di motore e rifiuti combusti vi erano anche degli animali detenuti in cattivo stato.

Sono stati sottoposti a sequestro i locali della masseria dove andavano avanti le attività illegali, l’area esterna adibita a discarica, le apparecchiature usate per la macellazione: banchi da lavoro sporchi, macchine industriali adagiate a terra, ganci uncinati, coltelli arrugginiti, buste per il confezionamento e varie apparecchiature industriali. Sul posto è sopraggiunto personale dell’Asl per gli accertamenti igienico-sanitari.

La carne trovata nei locali era in pessimo stato di conservazione. I militari dell'Arma stanno ora ricostruendo l’intera filiera produttiva per individuare la provenienza degli animali macellati e la loro destinazione finale. Denunciati tre soggetti: i due fratelli proprietari dell’immobile e una terza persona che, secondo quanto è stato accertato, gestiva l’officina meccanica abusiva. Le attività a nero dove avevano trovato un nascondiglio anche armi da fuoco e munizioni venivano eseguite in un immobile situato in un centro abitato della periferia di Marigliano, in via Caliendo.

“L’operazione riveste una grande importanza per il ritrovamento di questo deposito di macellazione abusiva, ma soprattutto per il ritrovamento di armi e proiettili illegali – ha commentato il capo della polizia municipale di Marigliano -.

Oltre al fatto che tutto il comprensorio di questa piccola attività agricola circondata da questo deposito di attrezzi, dove abbiamo rinvenuto delle armi, era completamente adibito a discarica abusiva, quindi anche il reticolo è stato poi sequestrato”.

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