Napoli, violenta rissa nel centro storico: è allarme movida selvaggia

Una rissa per futili motivi è scoppiata davanti alla sede dell'università L'Orientale. Da tempo molti cittadini chiedono interventi per fermare la movida senza regole

Napoli, violenta rissa nel centro storico: è allarme movida selvaggia

Sembra avere due volti la Napoli ai tempi dalla pandemia. Uno è quello della città di giorno che vede bar, negozi e ristoranti poco affollati forse un po’ a causa della paura dei contagi e un po’ per le limitazioni poste dal governo, l'altro è quello della città di notte quando, anche in barba alle norme vigenti contro il Covid, tante persone si radunano per la movida.

Un problema quello del caos durante la notte che, in realtà, va avanti già da molto tempo. Le zone più frequentate sono le solite: l’area dove sorgono i baretti a Chiaia, a pochi passi dal lungomare, e il centro storico. Confusione, assembramenti e alcol caratterizzano le notti di chi vuole divertirsi. Nulla di male se la modiva rispettasse le regole. Del resto, anche il divertimento notturno è un tassello importante nell’economia cittadina.

Eppure da tempo in città sono nati comitati che chiedono alle istituzioni interventi precisi per porre un freno al problema della movida selvaggia. Perché sono tante le persone costrette a convivere con i disagi provocati da chi fa le ore piccole.

Da più parti si chiede l'intervento del sindaco Gaetano Manfredi. Il primo cittadino, fin dalla campagna elettorale che lo ha visto vincere, aveva messo tra le priorità proprio il contrasto alla mala movida. Ma poco sembra essere cambiato.

E quanto è accaduto davanti alla sede dell'Università L'Orientale, nel cuore antico di Napoli, nella notte tra sabato e domenica scorsa ne è una prova. Un folto gruppo di giovani, forse per futili motivi, ha scatenato una mega rissa che ha generato terrore in chi era in quel momento in strada. Per di più i protagonisti dell’assurda violenza non hanno esitato ad usare caschi e altri oggetti come armi.

Tutto documentato con immagini poi diffuse sui social dai comitati cittadini. "È la movida violenta che oramai è triste consuetudine tra i ragazzi che sembrano incapaci di stare assieme senza menare le mani, offendere, aggredire. Dalle immagini si vede anche che nessuno di loro aveva la mascherina nonostante l’enorme assembramento. Una situazione critica alla quale si risponde con misure restrittive sugli orari e controlli serrati su licenze, occupazioni di suolo, rispetto del divieto di vendita alcolici e utilizzo delle mascherine”, è il duro commento postato su Facebook dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto il video dai residenti arrabbiati.

Nel messaggio l’esponente politico riporta anche la denuncia di un residente: "Siamo esasperati dal centro storico ai quartieri spagnoli, abbiamo fatto denunce ed esposti ma è servito a poco! Chiamiamo ogni sera il 113 ma nessuno si presenta. La nostra parte la facciamo ma adesso aspettiamo risposte concrete dalle istituzioni. Siamo alle porte dell’ennesima stagione estiva che, nonostante divieti e limitazioni Covid che sembrano non valere in questo quartiere, sarà ancora una volta un inferno tra risse, schiamazzi e violenze".

Quanto accaduto nel fine settimana è solo uno degli esempi di movida selvaggia. Non va dimenticato che, come già citato in precedenza, nel fine settimana nell’area del quadrilatero dei baretti di Chiaia (via Bisignano, vico e vicoletto Belledonne e via Alabardieri, ndr) si scatena il caos. Le stradine di popolano di tantissime persone con bicchieri in mano e poche mascherine. E poi il rumore che tiene sveglio i residenti.

In questo caso è il "Comitato Chiaia viva e vivibile" a denunciare la situazione su Facebook: "La folla è quella consueta, il rumore antropico è oltre il limite di sopportazione e la situazione è come al solito lasciata all'autogestione. Nessuno si preoccupa di tutelare le famiglie, e sono tante, che abitano in zona e cercano invano di riposare".

Il piano di controllo del territorio promosso dall'assessore comunale alla Polizia municipale e Legalità, Antonio De Iesu, sembra non bastare. Le forze dell'ordine, però, hanno elencato il lavoro compiuto.

"Sul lungomare, nelle aree di Chiaia e nel Centro storico sono stati effettuati 38 controlli a bar, locali, pizzerie; elevati 14 verbali per occupazione abusiva di suolo pubblico, per la mancata differenziazione dei rifiuti e per la diffusione di musica senza la necessaria autorizzazione di impatto acustico. In via Toledo, gli agenti della Unità operativa Avvocata hanno effettuato due interventi per il contrasto all'abusivismo commerciale e alla contraffazione con altrettanti sequestri penali di merce contraffatta". È quanto si legge in una nota della polizia municipale che diffonde un report sui controlli legati alla movida, sulle violazioni al Codice della strada e sul rispetto delle misure di prevenzione sanitarie.

Nel documento si specifica anche che sono stati effettuati "65 controlli ed elevati 44 verbali oltre alla rimozione di 19 veicoli con i carri gru. Gli agenti della municipale hanno effettuato inoltre 1.125 controlli per la normativa anti-Covid rivolti anche ai titolari e ai clienti delle attività imprenditoriali, elevando quattro verbali per il mancato controllo del Green Pass e per il mancato uso della mascherina all'interno dei locali".

Nonostante il lavoro, la movida senza regole continua.

I cittadini, sempre più esasperati, vorrebbero interventi mirati e rapidi dalle istituzioni. Perché vivere senza tranquillità è a dir poco difficile. E nessuno vuole che la trasgressione delle regole diventi una insopportabile normalità.

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