"Niente tracciabilità". Sequestrati 55 chili di carne di cavallo

Operazione dei carabinieri forestali ad Acerra, nel Napoletano. I controlli estesi anche a Poggiomarino dove finiscono sotti i sigilli alimenti etnici e lattine di té

"Niente tracciabilità". Sequestrati 55 chili di carne di cavallo

Mancano le indicazioni sulla tracciabilità, finiscono sotto sequestro chili e chili di carne equina ad Acerra, in provincia di Napoli.

L’operazione porta la firma dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale che nei giorni scorsi hanno passato al setaccio le attività commerciali nell’area a sud del capoluogo campano.

Dai controlli dei militari è emerso che in un negozio del centro del comune di Acerra, erano stati proposti in vendita ai consumatori ben cinquantacinque chilogrammi di carne equina che, però, non era corredata dalle imposte indicazioni di tracciabilità prescritte dalla legge. Perciò è scattato il sequestro della merce.

Ma non è tutto. Perché i controlli si sono estesi anche nella vicina città di Poggiomarino dove è stato sanzionato un altro esercizio commerciale per motivi analoghi. Qui, infatti, i carabinieri forestali hanno scoperto che erano prive di ogni tracciabilità trentuno confezioni di alimenti di vario genere, dalla farina fritta ai germogli di soia, dalla carne d’anatra alle zampe di pollo e alle barrette di soia.

Inoltre, difformità rispetto alle leggi imposte in materia, sono state riscontrate anche su ventiquattro lattine di té. Anche in questo caso è scattato il sequestro.

Proseguono, dunque, i controlli delle forze dell'ordine a tutela della salute pubblica e del commercio.

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