Addio alla giornalista e scrittrice Bice Biagi, figlia di Enzo

Era l’unica dei figli del grande giornalista ad aver seguito professionalmente le orme del padre. Aveva diretto alcune riviste. Il ricordo di Vittorio Feltri: "Giornalista bravissima, non era molto abile nel valorizzarsi"

Addio alla giornalista e scrittrice Bice Biagi, figlia di Enzo

Si è spenta a Roma all'età di 75 anni Bice Biagi, figlia di Enzo, di cui aveva seguito le orme nel mondo del giornalismo. Ne ha dato notizia l'associazione Articolo 21, di cui Bice era garante. "Ho imparato da mio padre che a rendere 'davvero libera' una donna era soprattutto il lavoro - raccontava Bice -. Su tale principio ho basato la mia attività di giornalista e quella personale". Nella sua lunga carriera era arrivata a dirigere alcune riviste di grande tiratura. "Ha sempre avuto come impegno la difesa dei diritti delle donne e come baluardo di riferimento la Costituzione", la ricorda Articolo 21.

Agli albori dei primi movimenti studenteschi Bice Biagi era una studentessa di Lettere alla Statale di Milano, impegnata a sostegno delle battaglie di libertà che, in quegli anni, incendiavano gli animi di molti giovani. Dopo diverse esperienze nei giornali, per nove anni fu assistente personale del giornalista e scrittore Giorgio Fattori, quando questi ricoprì l'incarico di amministratore delegato e poi presidente della Rizzoli. Bice proseguì poi il suo cammino nel mondo dell'editoria: direttrice di Insieme, poi Intimità e Novella 2000, infine vicedirettrice di Oggi. Con il padre Enzo lavorò nella redazione della trasmissione tv RT Rotocalco Televisivo.

Parlando della sua professione al festival del Giornalismo di Perugia un giorno raccontò: "Non ho fatto questo mestiere perché credo di averlo nel Dna. Io l'ho fatto per esclusione, ero una di quelle ragazze che al liceo andava bene nelle materie letterarie, poi ho fatto lettere, ma non mi piaceva insegnare, per cui sono entrata in un giornale, senza sapere cosa avrei trovato, con una certa dose di incoscienza, aiutata dal cognome che avevo. Poi, ho fatto fatica per dimostrare che nel mio piccolo angolo, potevo fare la mia piccola strada. Credo di averla fatta e di non essermi mai paragonata a mio padre, tra l'altro abbiamo fatto scelte diverse; il fatto di essere una donna, di avere avuto una figlia e di averla voluta accompagnare all'asilo, mi hanno portato in altre direzioni. Ho avuto, però, molte soddisfazioni, ho diretto alcuni giornali, ma non ho mai pensato ad Enzo Biagi come un confronto. Ho avuto una vita serena".

Nel libro "In viaggio con mio padre" (Rizzoli, 2008) Bice Biagi raccontò Enzo, un uomo completamente dedito al lavoro (e alla famiglia), precursore dei tempi, perché mandava le figlie a studiare all'estero nel desiderio di vederle crescere autonome e indipendenti "come degli uomini". Ma guai a tornare a casa dopo mezzanotte.

I funerali di Bice Biagi si terranno sabato 18 marzo a Pianaccio, una delle frazioni più piccole del comune di Lizzano in Belvedere (Bologna), dove per suo volere sarà sepolta accanto ai propri cari.

Il ricordo di Vittorio Feltri

"Sono rimasto sbigottito, apprendere la notizia mi ha fatto davvero molto male. Penso soprattutto alla figlia Lucia, che era attaccatissima alla madre e adesso soffrirà parecchio, e questo mi duole moltissimo". Vittorio Feltri ricorda Bice Biagi con commozione. I due giornalisti in passato erano stati legati sentimentalmente.
"Ho di lei un ricordo molto preciso - racconta Feltri all'Adnkronos -. Come giornalista era bravissima, ma non era molto abile nel valorizzarsi. Conosceva l'inglese e il francese perfettamente, e io tante volte quando andavo all'estero mi facevo accompagnare perché mi aiutava parecchio". Sul rapporto con il padre Enzo, Feltri aggiunge: "Era molto simile ma non aveva la stessa personalità, quindi non gliene fregava neanche niente di svettare. Anche se poi ha fatto una carriera più che buona".

Casini: "Grande umiltà e umanità"

"Sentiremo molto la mancanza di Bice Biagi - scrive su Facebook il senatore Pier Ferdinando Casini - una grande donna profondamente legata alle sue tradizioni familiari e alla memoria dei suoi genitori, in particolare a quella del grande Enzo che ha profondamente amato.

Tutte le estati era solita venire a Lizzano in Belvedere per rinnovare la testimonianza di affetto a Pianaccio, il borgo di Enzo: in queste occasioni ritrovava forse più intensamente se stessa, la sua grande cortesia, umiltà e umanità. Bice si è affermata nella vita professionale come direttrice di settimanali molto significativi, segno di una qualità che nessuno ha mai messo in discussione".

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