L'ultima follia pro Cospito: blitz hacker ai distributori di sigarette

Macchinette in tilt in mezza Italia e danni per migliaia di euro. Oltre al messaggio pro-Cospito sul display del distributore, anche sigarette e altra merce acquistabile a 10 centesimi

L'ultima follia pro Cospito: blitz hacker ai distributori di sigarette

Distributori di sigatte sotto attacco hacker per esprimere solidarietà al terrorista anarchico Alfredo Cospito, ristretto al regime di detenzione previsto dal 41bis. In alcune zone d'Italia, infatti, sui display delle macchinette elettroniche che distribuiscono tabacchi è comparso il messaggio "Fuori Alfredo dal 41 bis", accompagnato da pacchetti di sigarette acquistabili a 10 centesimi. Gli anarchici, insomma, non cessano di dare battaglia. E ora spunta anche l'attacco hacker che potrebbe essere collegato a loro.

Le scritte in mezza Italia

Stando a quanto si apprende, le scritte sono apparse su diversi distributori di varie zone dello Stivale. Pare che tutto sia partito da una macchinetta di via Vittorio Emanuele, a Bordighera (Imperia), e che poi si sia diffuso a macchia per il Paese nel corso della giornata di ieri, sabato 25 marzo. Segnalazioni sono arrivate dalla provincia di Brescia, poi dal Piemonte, dalla Campania e addirittura dalla Sardegna.

Ancora non sappiamo chi sia il gruppo hacker che ha operato per consentire la comparsa della scritta pro-Cospito sui distributori automatici di sigarette, ma il forte sospetto è che si tratti di soggetti vicini all'ambiente anarchico. Pare che il messaggio in favore di Alfredo Cospito compaia nel momento in cui qualcuno utilizza il distributore per acquistare sigarette. A quel punto sul display compare la scritta "Fuori Alfredo dal 41 bis", con tanto di sigarette acquistabili a 10 centesimi. Un fatto, quest'ultimo, che ha costretto i tabaccai a spegnere i distributori per non perdere denaro.

Chiaramente per ottenere un simile risultato gli hacker hanno dovuto prendere di mira un particolare modello di dispositivo. Le macchinette hackerate sono infatti dei distributori automatici di due marchi, ecco perché alcune zone italiane non sono state interessate dal fenomeno.

Danni per diverse migliaia di euro

L'operazione degli hacker ha provocato non pochi problemi. Lo sa bene il titolare di una tabaccheria di Lecce, uno dei primi ad accorgersi che le sigarette e il resto della merce (inclusi dei gratta e vinci) uscivano dal distributore a 10 centesimi. Al momento della scoperta, la tabaccheria aveva già riportato danni per migliaia di euro.

L'apparecchio manomesso dagli hacker era una macchina della linea Laser Video. Stessa cosa è accaduta a un'altra tabaccheria di Lecce. Sul caso sta indagando la polizia.

Al momento gli agenti della Postale si trovano al lavoro per risalire a chi ha fatto partire l'attacco.

A quanto pare, gli hacker avrebbero tentato di colpire anche alcuni siti istituzionali, fra cui quelli di Atac, Mef e del commissariato online, senza però riuscirvi.

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