"Dimissioni, Vergogna". Studenti tentano assalto al Viminale e poi sfidano Conte

Un gruppetto di studenti ha spezzato il sit-in di Roma per dirigersi contro il Viminale: un blitz durato pochi minuti e subito rientrato

"Dimissioni, Vergogna". Studenti tentano assalto al Viminale e poi sfidano Conte
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Come prevedibile, la manifestazione degli studenti, organizzata dopo gli scontri di Pisa e Firenze, si è trasformata in un corteo che ha messo nel mirino il Viminale. Tutto si stava svolgendo regolarmente e nel rispetto della sicurezza, quando un gruppo di studenti, che voleva spezzare la manifestazione, ha interrotto le trattative con la Digos e correndo ha raggiunto il Viminale presidiato dai blindati. Al momento non si registra alcuno scontro ma gli studenti gridano "Dimissioni, dimissioni" e "Vergogna, vergogna" all'indirizzo del ministro Matteo Piantedosi ma, soprattutto, nei confronti dei poliziotti dispiegati per il presidio del palazzo governativo.

C'è stato il lancio di qualche fumogeno da parte del gruppetto ma tutto si è risolto in un nulla di fatto, perché dopo pochi minuti i manifestanti che si erano staccati dal sit-in di piazza Beniamino Gigli è tornato sui suoi passi, continuando a intonare cori pro-Palestina. Nessuno scontro con le forze dell'ordine, che hanno mantenuto la posizione di presidio. I manifestanti non si sono avvicinati al dispositivo di sicurezza e hanno preferito ripiegare e continuare la manifestazione laddove è stata concessa per questioni di ordine pubblico e sicurezza.

Secondo fonti della polizia sono circa 500 i manifestanti in piazza, che hanno raccolto l'appello della Rete degli Studenti Medi del Lazio. Per qualche minuti in piazza si è palesato anche l'ex premier Giuseppe Conte, che ha ulteriormente acceso gli animi parlando di clima repressivo. "Se sono necessarie le dimissioni di Piantedosi? Noi abbiamo chiesto che il ministro venga tempestivamente con un'informativa urgente a riferire in Parlamento, è assolutamente doveroso. Però non vorrei scaricare sulla singola figura del ministro una responsabilità collettiva del governo di questo clima repressivo", sono le parole del presidente del Movimento 5 stelle in veste di incendiario di piazza. Ma il suo blitz è stato fallimentare, viste le contestazioni ricevute.

Anche l'ex governatore, Nicola Zingaretti, ha voluto fare la passerella con gli studenti in piazza Beniamino Gigli. "Noi e le forze dell'ordine, in ruoli diversi, abbiamo lo stesso compito: difendere la Costituzione, la libertà e la democrazia.

Per questo denunciamo chi sbaglia, chi viola quei valori e chiediamo di chi è la responsabilità perché deve rispondere non a un partito ma alla Costituzione", ha detto l'ex presidente della Regione Lazio. Tutto questo, senza una parola di condanna per i violenti che, anche a Milano nella serata di ieri, hanno minato la sicurezza della manifestazione.

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