Genitore pesta l'allenatore perché aveva sostituito il figlio nella partita dei Pulcini

Grave episodio di violenza a Mezzano (Ravenna). Il padre di un ragazzino ha colpito con una testata l'allenatore che aveva sostituito il proprio figlio undicenne

Mattia Gallamini (Tgr Rai)
Mattia Gallamini (Tgr Rai)
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La storia è di quelle che abbiamo già scritto e commentato altre volte. E purtroppo si ripete. Il genitore di un bambino che gioca a pallone è sceso in campo e ha pestato un allenatore perché questi si era "permesso" di sostituirlo. L'onta della panchina (se onta di può chiamare) punita con un'aggressione. L'ennesimo episodio si è verificato in Romagna, a Mezzano, frazione di Ravenna. In campo c'erano i Pulcini della squadra locale e quelli del Cervia. A un certo punto - come accade peraltro anche in Serie A e in Champions - quando mancava pochissimo alla fine del primo tempo l'allenatore ha fatto una sostituzione, a quanto pare per un problema alla scarpa di un ragazzino (ma il motivo poteva essere anche diverso). L'uscita del proprio figlio non è andata giù al padre di un undicenne, che si è fiondato in campo rifilando una testata al giovane allenatore, Matteo Gallamini, di 22 anni. Non contento ha tentato pure di prenderlo a calci. Una scena sconvolgente per l'inaudita violenza, che oltre al danno fisico subito dal mister (un dito fratturato) ha fatto persino piangere i ragazzini. Oltre alle botte non sono mancate le offese, rivolte all'allenatore dal padre del giocatore in erba e pure dalla mamma.

"È un episodio troppo grave", ha raccontato il giovane tecnico ai giornali locali per denunciare quanto è accaduto. Poi ha svelato che come società conoscevano già questi genitori "perché sono 'molto presenti', nel senso che sono soliti presenziare non solo alle partite, ma anche agli allenamenti. Con gli altri figli si erano già lamentati perché a loro dire erano stati utilizzati poco". Ed ha aggiunto spiegando che "nei Pulcini esistono i cambi volanti. E così l’ho sostituito (l'undicenne, ndr) con l’intenzione di rimetterlo nel secondo tempo dopo aver risolto il problema. Solo che a quel punto il padre è venuto verso la panchina visibilmente contrariato per la sostituzione".

Il club del Mezzano sta valutando cosa fare. Sospendere a tempo indeterminato i figli della coppia per motivi di opportunità? Le colpe dei padri, in questo caso, ricadrebbero sui figli. Ma come fare altrimenti? Un "daspo" ai genitori probabilmente avrebbe lo stesso effetto: senza di loro il bambino potrebbe avere problemi a raggiungere i campi sportivi dove si gioca ogni settimana. L'intenzione del club sarebbe di consentire al bambino di giocare (giustamente) evitando però ai due genitori di entrare nell'area della società sportiva.

"Episodi del genere non devono ripetersi - ha detto Gallamini -. Persone così non devono avere accesso ai campi di calcio".

E ancora: "I bambini sono le uniche vittime della questione, i bambini e il senso di questo meraviglioso sport hanno perso".

L'educazione, come già scritto un'infinità di volte, viene prima di tutto. E se i primi a sbagliare sono gli educatori (i genitori) siamo davvero alla frutta.

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