Affitti brevi, la stretta: "No a keybox e i documenti vanno controllati di persona"

Stop ai self check-in e all'identificazione a distanza per gli affitti brevi. Cosa cambia

Affitti brevi, la stretta: "No a keybox e i documenti vanno controllati di persona"
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Stop ai self check-in e all'identificazione a distanza per gli affitti brevi. La nuova circolare del ministero dell'Interno pone un freno al sistema ricettivo che in Italia sta andando per la maggiore, rendendo di fatto fuori legge i locker, ossia i grandi lucchi che, dietro inserimento di una combinazione, forniscono le chiavi d'accesso per le case in affitto breve. La ratio dietro questa decisione si basa sulla necessità di aumentare il livello di sicurezza nel Paese. Pertanto, d'ora in poi, il check-in dovrà essere effettuato in presenza per evitare "rischi per la collettività" per l'identificazione corretta degli ospiti.

"Apprezzo molto l’iniziativa del Viminale e sottolineo la piena e proficua collaborazione con il ministro Piantedosi. La nuova circolare del Ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori", ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. L'iniziativa del Viminale arriva a poche settimane dall'inizio del 2025, anno del Giubileo, durante il quale sono attese in Italia ma, soprattutto, a Roma, milioni di persone. Sapere esattamente chi prende in affitto un appartamento è fondamentale anche per poter avere il pieno controllo di chi entra nel Paese.

"La gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedura che rischia" di andare contro le norme che regolamentano gli accessi nelle strutture ricettive. Nei fatti, dal Viminale si chiede all'host di essere presente nel momento in cui l'ospite prende possesso della casa, per verificare che le persone che vi soggiornano siano le stesse che hanno prenotato e che i documenti corrispondano ai presenti. Tutto questo nell'ottica che gli host hanno l'obbligo legale di comunicare le generalità degli ospiti alla questura competente. "La cooperazione tra i nostri dicasteri è fondamentale per creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti, specie in vista di importantissimi eventi come il Giubileo del 2025", ha concluso il ministro Santanchè nella sua nota.

Le nuove regole sono già state comunicate sul portale "alloggiati web" della Polizia di Stato, dove gli host hanno l'obbligo di comunicazione degli ospiti: "Si ribadisce che i gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia hanno l'obbligo di comunicare le generalità degli alloggiati rilevate dalla carta di identità (o altro documento di

identificazione). Pertanto al fine di verificare tale corrispondenza, non sono consentite forme di check in a distanza o da remoto ovvero mediante strumenti telematici o elettronici o piattaforme social".

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