Nella dimora storica le opere contemporanee

Luoghi per i più inavvicinabili, ma che attraverso l'arte si aprono a tutti. Ex ville storiche o castelli trasformati in hotel di stralusso che invitano le persone dotate di una certa sensibilità e gusto estetico ad entrarvi perché offrono l'occasione di ammirare una mostra o sentire un concerto. È il caso del Castello Lanza di Trabia, a una trentina di chilometri da Palermo: qui solo una camera da letto può misurare fino a 100 mq, ecco perché si possono ospitare massimo 40 persone e si organizzano matrimoni o occasioni speciali per aprire quelle pregiate stanze.

Qui lo spazio non è un problema, tra il Castello e il giardino vi sono 23mila metri quadrati. La dimora risale all'827 d.C, oggi sono state ricavate poche camere da letto, esclusive e disponibili solo per grandi occasioni come matrimoni di lusso: suites con aria condizionata e tv satellite, parcheggio riservato, accesso all'eliporto, vasca iacuzzi all'aria aperta, spiaggia e molo privati, servizio taxi in motoscafo, elicottero, aeroplano ultraleggero. Per non parlare del giardino e degli spazi aperti, ricchi di vegetazioni e piante mediterranee. Fino al 30 settembre sarà possibile accedere al Castello di Lanza in occasione della mostra «New pop the castle» di Max Ferrigno, artista siciliano che rielabora la cultura giapponese dei manga. L'esibizione ha inaugurato il primo luglio in un'area del Castello sul mare. Così si è aperta una possibilità per l'arte contemporanea: da questa prima esperienza il castello si candida a diventare un polo di eccellenza per l'arte contemporanea (martedì-sabato, ore 17-21. Info: 091 225417 335 6139302 visite@castellolanza.it, castellolanza.it). Un luogo di lusso con forti radici storiche: il Castello Lanza, fondato nel lontano 827 d.C dal generale Aausman Ben Muhammad e frequentato da Gianni Agnelli, Ranieri di Monaco, Aristotele Onassis, Galeazzo Ciano, Robert Capa, Renato Guttuso, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Luchino Visconti e da tutta la noblesse sicula.

Sono solo alcuni dei numerosi ospiti della famiglia Lanza all'interno della quale spicca Raimondo (1915-1954), fidanzato ufficiale di Susanna Agnelli e che ebbe come probabile amante Edda Ciano Mussolini oltre ad un' infinità di femmes più o meno fatali del jet set internazionale.

Fu un principe dell'eccesso, che lo portò al suicidio nel 1954. I suoi 39 anni vissuti pericolosamente sono stati ricostruiti da Vincenzo Prestigiacomo nel libro «Il principe irrequieto - La vita di Raimondo Lanza di Trabia»; Nuova Ipsa, 188 pagine, 12 euro.

MCBal

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