Nonostante le promesse fatte dal Gadhimai Temple Trust, che non ci sarebbero stati più sacrifici animali, anche quest'anno il più grande massacro di animali della religione induista si è consumato, come ogni 5 anni da 260 a questa parte, a Bariyarpur, in Nepal. Lì convergono di migliaia di «officianti» con ogni sorta di animale, principalmente bufali, capre, pecore e volatili e per tre giorni è un inferno in cui si mescolano sangue, polvere e terrore. Nel 2009 il calcolo approssimativo di tutti gli animali sacrificati varia dai 200.000 ai 500.000. A documentare gli orrori della penultima edizione, nel 2014, è stata l'associazione Animal Equality con immagini scioccanti di decapitazioni di bufali che avvenivano con colpi ripetuti e inefficaci, causando estreme sofferenze. Alcuni organizzatori dissidenti hanno affermato che ormai, in questo raduno, non c'è più alcun significato religioso, ma solo una sorta di frenesia contagiosa che permea chi abbatte il maggior numero di animali. Nessuno conosce il numero di animali sacrificati quest'anno ma un'organizzazione per i diritti animali ha inviato un drone sul posto e la stima, solo per i bufali, oscilla fra i 3 e i 5000 soggetti. A settembre la Corte suprema del Nepal aveva imposto al governo di trovare una soluzione per sostituire gradualmente il sacrificio degli animali. Nulla da fare. Si spera che esca una legge, e venga rispettata, per il 2024.
Un altro sacrificio di cui non sono chiare le tradizioni storiche, ma oggi è chiaro che si tratta solo di un evento commerciale è la strage di cani a Yulin in Cina. Le organizzazioni internazionali stimano che ogni anno vengano mangiati 30 milioni di cani in Asia, più della metà in Cina. Ed è qui, nella città di Yulin, che ogni anno si svolge il festival della carne canina. Inizia il 21 giugno e dura 10 giorni. Nonostante i tentativi di opposizione del governo e la polizia che pattuglia i tre più grandi mercati, da ogni vicolo laterale si odono i guaiti disperati di cani catturati per strada o rubati a legittimi proprietari. La carneficina riguarda non meno di 15.000 cani.
Mentre bufali e cani trovano la loro misera fine tra Nepal e Cina, in Giappone, ogni anno da settembre a marzo, le acque della baia di Taiji si tingono di rosso. Oltre 2000 delfini vengono rudemente macellati nelle acque basse del mare. Religione, tradizioni o commercio, quando l'uomo vuole mostrare il suo lato peggiore non fa grande fatica.
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