
Niguarda miglior ospedale italianao e 37esimo al mondo: a certificarlo la classifica «World's Best Hospitals» stilata ogni anno dalla rivista americana Newsweek. Nella classifica delle 250 strutture top, su 2.400 ospedali analizzati di 30 Paesi, selezionati in base a molteplici fattori di comparabilità (tenore di vita, aspettativa di vita, dimensioni della popolazione, numero di ospedali e disponibilità dei dati) compaiono 13 ospedali italiani tra pubblici e privati. Nella valutazione sono stati considerati i livelli di cura, la qualità della ricerca e la capacità di attrarre professionisti sanitari. Il punteggio di ogni ospedale si basa su un sondaggio online a cui hanno partecipato esperti medici, e su dati pubblici provenienti da sondaggi post-ricovero dei pazienti riguardo alla loro soddisfazione generale.
A conferma di questi risultati, anche il report «World's Best Specialized Hospitals 2025» ha riconosciuto Niguarda come una delle strutture di riferimento nel panorama italiano per tutte e 12 le specialità prese in considerazione. «La posizione di assoluto rilievo nella classifica globale sottolinea il nostro impegno costante nella ricerca, nell'insegnamento, nell'innovazione e nella cura dei pazienti, ma anche il valore della squadra dei professionisti di Niguarda, confermandoci ancora una volta un punto di riferimento per la sanità internazionale» commenta Alberto Zoli, direttore generale del Grande ospedale metropolitano.
«Un vero orgoglio per la sanità lombarda e italiana, soprattutto se si considera che si tratta di una struttura pubblica» le parole del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. «E' una grande soddisfazione - proseguono Fontana e l'assessore al Welfare lombardo Guido Bertolaso vedere che tra i primi 9 posti della classifica per l'Italia ben 5 ospedali sono lombardi: Niguarda, San Raffaele, Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Policlinico San Matteo di Pavia. Questi sono i dati che contano e che dovrebbe leggere attentamente chi tenta di attaccare l'eccellenza del nostro sistema sanitario regionale». ll riferimento è alle parole del capogruppo Pd in Regione Pierfrancesco Majorino: «La sanità di questa Regione è passata in pochi anni dal podio, dove se la giocava con l'Emilia Romagna, al settimo posto» ha detto commentando le pagelle del Ministero della Sanità sui dei livelli essenziali di assistenza per il 2023.
La Lombradia si classifica al settimo posto, appunto, per i livelli di assistenza ospedaliera (86 punti), al quarto per prevenzione (95 punti) e all'undicesimo per assistenza territoriale. «Il sistema lombardo continua a distinguersi come uno dei migliori in termini di erogazione dell'assistenza sanitaria. La valutazione del Ministero rappresenta uno stimolo per il miglioramento progressivo e continuo, basato sull'analisi oggettiva delle prestazioni - recita la nota della dg Welfare-.
Alcuni indicatori sono comunque ritenuti da regione poco rappresentativi delle reali performance del sistema. La Lombardia per altro «si conferma tra le regioni benchmark per l'accesso alla quota di premialità del Fondo Sanitario Nazionale per il 2025, con una quota pari al 31,5% dello 0,25% del fondo stesso».
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