Nissan Leaf è l'ambasciatrice della mobilità sostenibile

Oltre 225mila le berline a zero emissioni sulle strade del mondo. Il sistema «Vehicle-to-Grid» insieme a Enel

Piero Evangelisti

Sono già oltre 225mila le Nissan Leaf che circolano a zero emissioni sulle strade di tutto il mondo dove contribuiscono ogni giorno alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di sostanze nocive per l'ambiente. Ma queste ambasciatrici della mobilità sostenibile sono soltanto una parte di un progetto che va ben oltre il puro utilizzo di una vettura e che, secondo il Carbon Disclosure Project - società che collabora con migliaia di aziende per il monitoraggio dei cambiamenti climatici - colloca Nissan al primo posto tra le Case automobilistiche nella riduzione delle emissioni, nella promozione dei veicoli a emissioni zero (tenace e inesauribile anche nella filiale italiana guidata dall'ad Bruno Mattucci) e nel risparmio di energia nelle sue strutture. L'ultimo Rapporto sulla sostenibilità, redatto dall'azienda, ha evidenziato che il livello di riduzione di CO2 nelle strutture Nissan ha registrato un miglioramento del 22,4% rispetto al 2005.

Tra le misure adottate spicca sicuramente l'installazione negli stabilimenti di Sunderland, nel Regno Unito, di 19mila pannelli solari che uniti alle 10 turbine eoliche generano energia sufficiente per produrre 31mila veicoli l'anno. A quelli apportati a Sunderland si aggiungono poi interventi negli altri centri di produzione, in quello di Aguascalientes, in Messico, e in tutto il sistema produttivo di Nissan in Giappone. Perché un'auto elettrica sia realmente rispettosa dell'ambiente è necessario che tutto il processo produttivo sia orientato alla riduzione delle emissioni e che questo processo virtuoso continui anche durante al vita e l'uso della vettura.

A questo scopo, Nissan vara in continuazione nuovi programmi per la diffusione dei veicoli a zero emissioni, iniziative che si inseriscono in una più ampia visione di mobilità sostenibile. Negli Stati Uniti, a esempio, esiste il programma «No Charge to Charge» che consente al proprietario di una Leaf di ricaricare gratuitamente l'auto presso le colonnine di 15 grandi città, tra cui Seattle, Los Angeles, San Francisco e Portland. In Europa, Nissan collabora con Eaton, azienda specializzata nella gestione dell'energia, affinché le batterie che alimentano i veicoli elettrici continuino a funzionare anche dopo la fine del ciclo di vita dell'auto, trasformandosi in centri di stoccaggio di energia. Nissan collabora inoltre con Enel, seconda società energetica in Europa e prima in Italia, per sviluppare l'avveniristico sistema «Vehicle-2-Grid» che consente ai proprietari di operare sia come utilizzatori di energia sia come centrali mobili di energia individuali in grado di usare, conservare e restituire alla rete l'energia accumulata in eccesso.

Non va dimenticato che l'elettricità conservata all'interno delle batterie di Leaf può essere fornita a un'abitazione con il sistema bidirezionale «Leaf to Home». Decisiva per la diffusione di massa delle auto elettriche è la disponibilità delle reti di ricarica e, in questo ambito, Nissan, secondo la sua consolidata abitudine di «fare» e non solo di programmare come fanno in molti, continua a installare nuove colonnine, addirittura 1.119, in Giappone, nel corso dell'anno fiscale 2016 terminato il 31 marzo.

Ogni evento in cui Nissan è coinvolta è un'occasione per promuovere la mobilità elettrica sia sotto il profilo della conoscenza di tutti i vantaggi che essa offre, sia con azioni concrete come, a esempio, le colonnine di ricarica rapida installate a Milano e all'aeroporto di Malpensa in occasione della finale della Champions League (Nissan è sponsor del torneo), una rete di rifornimento che rimane oggi a disposizione degli automobilisti.

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