Non è napalm

Durante l’oscuro Medioevo la guerra era meno cruenta, apparteneva solo a nobili e cavalieri o mercenari, era quasi una parata di merletti e le popolazioni e le economie vi convivevano tranquillamente. Il paradosso è che il progresso ha invece portato a sterminare direttamente la gente. Il sogno di un ritorno alla guerra cortese, più simbolica come nel tempo feudale, mi tornò in mente dopo un incredibile servizio diffuso dalla Bbc nel gennaio 2005. Pareva uno scherzo: spiegava che nel 1994 la UsAirForce investì 8 milioni di dollari per la progettazione di armi non convenzionali tipo la «bomba gay», un afrodisiaco chimico che provocasse comportamenti omosessuali tra i soldati distruggendo loro il morale; un’altra sostanza doveva invece attirare sciami di vespe; un’altra doveva provocare terribili alitosi tra i soldati per distinguerli dai civili. Ma l’arma a cui lavorarono maggiormente nel laboratorio di Dayton, nell’Ohio, secondo la Bbc, fu la «bomba della flatulenza»: doveva simulare peti terribili tra i ranghi nemici.

Quest’ultimo progetto è addirittura del 1945 e fu ripreso nel 1994, prima di essere nuovamente abbandonato per motivazioni un filino razziste: i ricercatori, e il capo-progetto capitano McSweeney, stabilirono che in certi Paesi la gente non era particolarmente infastidita da odori fecali perché li sentiva in giro in continuazione.

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