Chiara Cirillo
Meno cinque al déblocage, il tanto atteso giorno per lo «stappatura» del novello 2005. Anche questanno, come tradizione, con le prime nebbie e i primi colori autunnali termina la vendemmia, e arriva il novello. E ormai si sa, il 6 di novembre è il fatidico giorno del battesimo che dà inizio alla diffusione del prodotto per la stagione in corso e allinvasione negli scaffali di enoteche e ristoranti. Atteso da produttori e appassionati, il novello è un vino fresco, fruttato, giovane e dinamico, che sa prevalentemente di lampone, ciliegia ed altri frutti maturi. Dal colore rosso vivace, racchiude in sé il piacere di bere semplice e per questo adatto anche ad un pubblico giovane. La gradazione minima è 11 per cento e per lassenza quasi totale di tannino, non è longevo e va consumato nel giro di pochi mesi. Questo vino, frutto di macerazione carbonica, sottostà a severe norme disciplinari: il termine ultimo per limbottigliamento è il 31 dicembre dello stesso anno della vendemmia, mentre la commercializzazione non può avvenire prima del 6 novembre.
Il novello è nato in Francia, nel Beaujolais. Nel nostro Paese si utilizzano un po tutti i vitigni, con prevalenza di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. E nel Lazio? A raccontarci dati e novità della vendemmia 2005 è Massimo Pallottini, commissario straordinario dellArsial, lagenzia per linnovazione in agricoltura della regione: «Se in generale la produzione del nostro vino è calata del 10 per cento - dice Pallottini - di pari passo è aumentata quella del vino novello». Questanno si è toccata quota 800mila bottiglie, «il 30 per cento in più rispetto al 2004. E anche la qualità dei nostri vini rimane fissa ai primi posti delle classifiche nazionali».
A festeggiare larrivo del vivace novello, saranno alcuni tra i più interessanti produttori dellIstituto del Vino Novello del Lazio che stapperanno bottiglie di «Novello Latino», marchio che riunisce molte etichette made in Lazio. I festeggiamenti avranno inizio sabato 5, a partire dalle ore 16 nelle suggestive sale di Palazzo Rospigliosi (via XXIV Maggio, 43), dove tra le buone novità dell'annata 2005, va segnalata anche la produzione dellunico novello kosher italiano, il «Vigne di Terracina», preparato dalla cantina SantAndrea e approvato dal Rabbino Joseph Arbib. «La presenza di un vino kosher - dice Pallottini - arricchisce ulteriormente la proposta enologica del Lazio, portando la cultura, i valori e le tradizioni della più antica comunità ebraica dEuropa».
Ma non finisce qui. Per sfatare il mito dellinevitabile connubio novello-caldarroste, con la collaborazione di Assoristoranti e di numerosi ristoratori, una simpatica iniziativa coinvolge produttori e ristoratori: in circa trenta locali di Roma e provincia, soprattutto nel mese di novembre, eletto a «mese del novello», gli chef proporranno menù ad hoc per esaltare le caratteristiche di questo giovane, ma amabile vino.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.