Eolico offshore, la carta vincente dell'Italia sulla transizione energetica

L'eolico offshore è una promettente opportunità per la transizione energetica. Meola (CESI): "l'Italia ha tutte le carte in regola per cogliere questa grande opportunità"

Eolico offshore, la carta vincente dell'Italia sulla transizione energetica

La transizione energetica corre sulle ali del vento. E l’eolico offshore è la nuova tecnologia che può spingere l’Italia tra i protagonisti del sistema. L'eolico offshore presenta una serie di vantaggi rispetto all'eolico onshore, ovvero gli impianti installati sulla terraferma.

Innanzitutto, i venti in mare aperto sono più forti e costanti, il che consente di produrre più energia con un minor numero di turbine. Inoltre, la vicinanza al mare facilita la manutenzione e la riparazione degli impianti, che possono essere raggiunti in modo più rapido e sicuro. Infine, l'eolico offshore ha un impatto ambientale minore rispetto all'eolico onshore, in quanto non richiede l'occupazione di terreni agricoli o forestali.

L'eolico offshore è una tecnologia emergente che ha il potenziale di diventare una fonte di energia importante e strategica per l'Italia e per il mondo intero. Le prospettive per l'eolico offshore sono positive. Si stima che la capacità installata di impianti eolici offshore a livello globale raggiungerà i 100 GW entro il 2030. In Italia, il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) prevede che la potenza installata di impianti eolici offshore raggiunga i 10 GW entro il 2030. Di questi temi si è parlato al convegno “Eolico offshore galleggiante: le opportunità di crescita della filiera italiana” lo scorso 18 settembre”. Un panel organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano ha visto confrontarsi i maggiori attori attivi nel settore dell’eolico off-shore. Dalle discussioni è emerso che se da un lato l'eolico offshore presenta anche alcune sfide, come i costi di installazione e manutenzione, che sono ancora relativamente elevati, dall’altro opportunità offerte da esso sono numerose per l’Italia.

Innanzitutto, questa tecnologia può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre, l'eolico offshore può creare posti di lavoro e favorire la crescita economica delle aree costiere. Una sfida che riguarda anche il nostro Paese. L'Italia ha un enorme potenziale per lo sviluppo dell'eolico offshore galleggiante. Il nostro Paese ha una lunga costa, con fondali profondi e venti forti, che sono condizioni ideali per l'installazione di impianti eolici. Secondo gli studi del Politecnico di Torino, l'Italia ha un potenziale di 207,3 GW di potenza installata, pari a 3,4 volte la potenza rinnovabile totale installata al 2022. L'eolico offshore galleggiante può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese, rendendolo il terzo produttore di tale energia a livello globale.

Per sfruttare appieno il potenziale dell'eolico offshore galleggiante in Italia, è necessario intraprendere una serie di azioni, tra cui continuare a investire in ricerca e sviluppo per ridurre i costi di installazione e manutenzione degli impianti eolici offshore galleggianti e semplificare l'iter autorizzativo per la costruzione di impianti eolici offshore galleggianti, in modo da accelerarne lo sviluppo.

A livello di filiere “l'Italia ha tutte le carte in regola per cogliere questa grande opportunità, declinando le enormi competenze che già caratterizzano la filiera attraverso un percorso di sviluppo chiaro, concreto e condiviso da tutti gli stakeholders”, ha dichiarato al convegno Andrea Meola, Business Development Director di Cesi, multinazionale italiana attiva nella consulenza tecnica e nell’ingegneria nel settore energetico. In quest’ottica, è necessario costruire una filiera industriale nazionale per la produzione e l’installazione di componenti eolici offshore, in modo da creare posti di lavoro e rafforzare la competitività del Paese in questo settore. CESI è consapevole che l'eolico offshore è una tecnologia che può giocare un ruolo importante nella decarbonizzazione dell'Italia, creando allo stesso tempo valore per il Paese. L'azienda è impegnata a sostenere lo sviluppo di questa tecnologia in Italia, anche attraverso la sua collaborazione con diversi progetti in via di sviluppo, tra cui un progetto per l’installazione di capacità di generazione eolica per circa 1.100 MW nel tratto di mare antistante il litorale ravennate e piani per integrarlo al sistema elettrico nazionale.

La transizione energetica corre sulle ali del vento. E l’eolico offshore è la nuova tecnologia che può spingere l’Italia tra i protagonisti del sistema. L'eolico offshore presenta una serie di vantaggi rispetto all'eolico onshore, ovvero gli impianti installati sulla terraferma.

Innanzitutto, i venti in mare aperto sono più forti e costanti, il che consente di produrre più energia con un minor numero di turbine. Inoltre, la vicinanza al mare facilita la manutenzione e la riparazione degli impianti, che possono essere raggiunti in modo più rapido e sicuro. Infine, l'eolico offshore ha un impatto ambientale minore rispetto all'eolico onshore, in quanto non richiede l'occupazione di terreni agricoli o forestali.

L'eolico offshore è una tecnologia emergente che ha il potenziale di diventare una fonte di energia importante e strategica per l'Italia e per il mondo intero. Le prospettive per l'eolico offshore sono positive. Si stima che la capacità installata di impianti eolici offshore a livello globale raggiungerà i 100 GW entro il 2030. In Italia, il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) prevede che la potenza installata di impianti eolici offshore raggiunga i 10 GW entro il 2030. Di questi temi si è parlato al convegno “Eolico offshore galleggiante: le opportunità di crescita della filiera italiana” lo scorso 18 settembre”. Un panel organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano ha visto confrontarsi i maggiori attori attivi nel settore dell’eolico off-shore. Dalle discussioni è emerso che se da un lato l'eolico offshore presenta anche alcune sfide, come i costi di installazione e manutenzione, che sono ancora relativamente elevati, dall’altro opportunità offerte da esso sono numerose per l’Italia.

Innanzitutto, questa tecnologia può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre, l'eolico offshore può creare posti di lavoro e favorire la crescita economica delle aree costiere. Una sfida che riguarda anche il nostro Paese. L'Italia ha un enorme potenziale per lo sviluppo dell'eolico offshore galleggiante. Il nostro Paese ha una lunga costa, con fondali profondi e venti forti, che sono condizioni ideali per l'installazione di impianti eolici. Secondo gli studi del Politecnico di Torino, l'Italia ha un potenziale di 207,3 GW di potenza installata, pari a 3,4 volte la potenza rinnovabile totale installata al 2022. L'eolico offshore galleggiante può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese, rendendolo il terzo produttore di tale energia a livello globale.

Per sfruttare appieno il potenziale dell'eolico offshore galleggiante in Italia, è necessario intraprendere una serie di azioni, tra cui continuare a investire in ricerca e sviluppo per ridurre i costi di installazione e manutenzione degli impianti eolici offshore galleggianti e semplificare l'iter autorizzativo per la costruzione di impianti eolici offshore galleggianti, in modo da accelerarne lo sviluppo.

A livello di filiere “L'Italia ha tutte le carte in regola per cogliere questa grande opportunità, declinando le enormi competenze che già caratterizzano la filiera attraverso un percorso di sviluppo chiaro, concreto e condiviso da tutti gli stakeholders”, ha dichiarato al convegno Andrea Meola, Business Development Director di Cesi, multinazionale italiana attiva nella consulenza tecnica e nell’ingegneria nel settore energetico. In quest’ottica, è necessario costruire una filiera industriale nazionale per la produzione e l’installazione di componenti eolici offshore, in modo da creare posti di lavoro e rafforzare la competitività del Paese in questo settore. CESI è consapevole che l'eolico offshore è una tecnologia che può giocare un ruolo importante nella decarbonizzazione dell'Italia, creando allo stesso tempo valore per il Paese.

L'azienda è impegnata a sostenere lo sviluppo di questa tecnologia in Italia, anche attraverso la sua collaborazione con diversi progetti in via di sviluppo, tra cui un progetto per l’installazione di capacità di generazione eolica per circa 1.100 MW nel tratto di mare antistante il litorale ravennate e piani per integrarlo al sistema elettrico nazionale.

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