Oliver Stone: «Girerò un film sul Vietnam»

da Ischia

Oliver Stone e Stephen Frears. Sono stati loro, registi contro, i protagonisti della giornata di ieri all'Ischia Globalfest. Entrambi hanno annunciato i loro prossimi progetti, che guardano al passato. Frears, dopo il successo di The Queen, inizierà in gennaio le riprese di un film sul leader di colore Martin Luther King, The march of Selma, che racconta la storica marcia del ’65 da Selma a Montgomery, capitale dell'Alabama, per rivendicare il voto ai neri: «Non ho ancora scelto il cast che sarà principalmente americano», ha detto Frears.
Nello stesso periodo, anche Oliver Stone inizierà le riprese di Pinkville, un film sul Vietnam a 40 anni dalla strage di 347 civili compiuta il 16 marzo del ’68 dall'esercito americano nel villaggio di My Lai. «Un film investigativo», lo definisce Stone. «Si stanno riproponendo delle analogie con il Vietnam: anche in questo caso alleveremo una generazione di reduci traumatizzati. Le medicine guariranno il corpo, non la mente».

E su una guerra recente, quella in Afghanistan, scaturita dalla caccia a Osama Bin Laden ( «In cui l'esercito americano è stato stranamente efficiente rispetto al conflitto in Irak»), Stone sta pensando ad un altro film basato su Jawbreaker, il libro scandalo dell'ex agente della Cia Gary Bernstein.

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