La dieta Mind è un regime alimentare che concilia la dieta Mediterranea e quella Dash. Non a caso, la denominazione Mind è l’acronimo di Mediterranean Dash Intervention for Neurodegenerative Delay. Realizzata nel 2015 dalla dottoressa Martha Clare Morris, con i colleghi della Rush University Medical Center e della Harvard Chan School of Public Health, questo tipo di approccio nutrizionale aiuta a prevenire il declino cognitivo tipico dell’età senile.
Cos'è la dieta Mind
I benefici della dieta Mind sono stati verificati attraverso una serie di studi condotti, in primis dalla dottoressa Martha Clare Morris e poi, negli anni successivi, da altri esperti neuroscienziati.
Al riguardo, risulta molto interessante un’indagine fatta su 40 comunità di anziani, nell’area urbana di Chicago, monitorati per circa dieci anni, ai quali sono stati assegnati dei questionari da compilare periodicamente e delle precise razioni di cibo. Al termine del lungo periodo di osservazione, gli studiosi hanno potuto accertare che i partecipanti con il punteggio più alto, ovvero, coloro che seguivano un’alimentazione in linea con la dieta Mind, avevano preservato quasi integralmente le loro abilità e funzionalità cognitive.
Inoltre, i risultati dello studio hanno permesso di individuare 15 tipologie di alimenti in grado di rallentare il declino cognitivo, preservare la memoria e proteggere il sistema cardiovascolare.
Successivamente una ricerca realizzata dal Rush Medical Center di Chicago, pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia: The Journal of the Alzheimer’s Association, ha evidenziato che la dieta Mind riduce in modo sensibile il rischio di Alzheimer.
Come funziona la dieta Mind
Trattandosi di una crasi tra la dieta Mediterranea e quella Dash, l’approccio dietistico Mind prevede per lo più un consumo elevato di alimenti vegetali limitando, invece, quelli di origine animale o particolarmente ricchi di grassi saturi.
Tra i vari ingredienti ritenuti "salutari per il cervello" vi sono quelli ricchi di folati, acidi grassi, flavonoidi, Omega3, carotenoidi e vitamine. Soprattutto quelle del gruppo E che, già a livello fetale, contribuiscono allo sviluppo neurologico. Si tratta di composti liposolubili che hanno proprietà antiossidanti e, dunque, proteggono l’organismo dai radicali liberi. Si trovano soprattutto nelle verdure a foglie verde, nelle noci e in alcuni cereali.
Secondo le linee guida della dieta Mind, riportate sul sito dell’Università di Harvard, bisognerebbe consumare:
- 3 porzioni al giorno di cereali integrali;
- 1 porzione al giorno di verdure (diverse da quelle a foglia verde);
- 6 porzioni a settimana di verdure a foglia verde;
- 5 porzioni a settimana di noci;
- 4 pasti a settimana di fagioli;
- 2 porzioni a settimana di frutti di bosco;
- 2 porzioni a settimana di pollame;
- 1 pasto a settimana di pesce.
Al contrario, occorre limitare l’assunzione di dolci, carni rosse (compresi manzo, maiale, agnello e prodotti derivati), formaggi e cibi fritti. Anche il sale dovrebbe essere drasticamente ridotto così come lo zucchero e il burro (non più di un cucchiaino a settimana). Quanto ai condimenti, gli esperti consigliano di utilizzare l’olio di oliva preferibilmente a crudo.
Da ultimo, ricordiamo che la dieta Mind è un regime nutrizionale e in quanto tale necessita della
valutazione di un esperto. Pertanto sono sconsigliate le iniziative personali e il fai-da-te, specie laddove vi siano particolari intolleranze verso alcune categorie di alimenti o in caso di specifiche patologie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.