In teoria stanno dalla stessa parte, il centrodestra. In pratica, ormai da mesi, sono ai ferri corti, anzi cortissimi: l'uno, il governatore di Sicilia Raffaele Lombardo (Mpa), «reo» di aver buttato fuori dalla sua giunta al rimpasto numero tre gli assessori lealisti del Pdl, quelli cioè che si contrappongono ai "ribelli" che hanno fatto il Pdl Sicilia e puntano al partito del Sud capitanati dal sottosegretario Gianfranco Micciché; l'altro, il sindaco di Palermo Diego Cammarata, che dei lealisti fa parte, e che ormai da mesi si ritrova con un Mpa che, lungi dal sostenerlo, gli fa la guerra aperta insieme all'opposizione. Ma adesso il livello dello scontro si fa ancora più alto. Con un botta e risposta di fuoco che vede Diego accusare l'ex amico presidente - che è catanese - di non essersi mai occupato seriamente dei problemi di Palermo, e l'ex amico presidente Raffaele rispondere a dir poco per le rime, affermando che «balbetta sciocchezze» e che non si è mai occupato della città.
Il molto poco simpatico scambio di accuse e insulti a distanza è andato in scena a suon di conferenze stampa e di comunicati ufficiali. A dare il la il primo cittadino di Palermo, che in una recente conferenza stampa, parlando dei numerosi problemi di Palermo - primo tra tutti l'emergenza rifiuti - ha tuonato: «Lombardo non si è mai occupato di Palermo in questi due anni. Non ha rispettato nessun punto di quel documento siglato come candidato alla presidenza della Regione sulle opere da finanziare in città. Nonostante l'emergenza rifiuti che la città ha vissuto nei mesi scorsi non ho mai avuto il piacere di parlare con il presidente Lombardo. Qualche giorno fa l'ho chiamato per l'ennesima volta al telefono ma non mi ha risposto. Solo dopo un mio sms, l'indomani, mi ha telefonato».
La replica di Lombardo, a mezzo nota ufficiale, non si è fatta attendere. «Il sindaco di Palermo balbetta come al solito sciocchezze - ha sibilato - e si smentisce da solo. Mentre da un canto lamenta disinteresse per la città, dall'altro confessa che le sue richieste sono state recepite».
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