Si rifiuta di accendergli una sigaretta ed il padre tenta di strangolare il figlio minorenne nel cuore della notte. L'incredibile vicenda è accaduta a Riposto, in provincia di Catania. Per l'uomo di 43 anni, R.M., è scattato l'arresto da parte dei carabinieri con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio ai danni del figlio di 17 anni.
Come riporta il quotidiano LaSicilia.it, in preda ai fiumi dell'alcol il padre, nella notte tra il 12 ed il 13 gennaio scorso, ha svegliato il figlio che si era addormentato sul divano e preteso che gli si preparasse una sigaretta. Al rifiuto, si sarebbe scatenata tutta la furia dell'uomo che avrebbe messo le mani intorno al collo del figlio nel tentativo di strangolarlo.
Il giorno successivo, il ragazzo è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale dove i medici gli hanno riscontrato un edema alla regione cervicale sinistra. In quell’occasione il minore, ascoltato dal medico di turno del pronto soccorso ed affiancato dall'assistente sociale, aveva dichiarato di essere stato aggredito dal genitore, in piena notte. "Mai era stato così pesante… stavolta sembrava che mi volesse ammazzare".
Le condotte violente del padre erano recenti e legate all’abuso di sostanze alcoliche, mentre in passato avevano avuto "solo liti verbali".
La denuncia della zia
Le circostanze sono state confermate ai carabinieri dalla zia del ragazzo che ha precisato che, quella notte, il padre violento avrebbe preteso dal figlio, oltre alla preparazione della sigaretta, che lo stesso gli portasse a letto il “pappagallo” (apparecchio sanitario specifico per la minzione).
Subito dopo avrebbe udito il nipote chiedere aiuto, di essersi alzata dal letto per raggiungerlo e che, giunta nel salotto, avrebbe visto il fratello di spalle intento ad aggredire il ragazzo. A quel punto avrebbe aiutato il nipote a liberarsi dalla morsa spingendo via il padre violento portandolo a dormire con lei. "Difendilo, poi domani te lo faccio vedere io..." avrebbe urlato il padre nei confronti della sorella.
L'attività operativa dei carabinieri ha consentito di costruire un quadro probatorio a carico del 43enne adesso arrestato e recluso nel carcere di piazza Lanza a Catania.
Un passato da violento
Le indagini, condotte dai carabinieri della Stazione di Riposto e coordinate da un pool di magistrati, hanno messo in luce la recidività della persona arrestata: soltanto qualche settimana prima, il 14 gennaio, gli è stato notificato un avviso di conclusione indagini per i maltrattamenti in famiglia ai danni della madre e del fratello fino al 9 settembre 2019 e del reato di lesioni aggravate commesso
soltanto verso la madre il 27 giugno dello scorso anno.L'attività operativa dei carabinieri ha consentito di costruire un quadro probatorio a carico del 43enne adesso arrestato e recluso nel carcere di piazza Lanza a Catania.
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