"Quella che leggiamo in queste ore da Lampedusa è la cronaca di una tragedia annunciata, in questo modo non si può più andare avanti. L’Europa inizia dal Mediterraneo e la prima terra europea di attracco è Lampedusa: questa non è un’opinione politica, è geografia. È impensabile che il Mediterraneo resti ancora privo di una missione di ricerca e soccorso in mare, mentre l’Europa sta a guardare". Non le manda certo a dire l'eurodeputato ed ex sindaco del'isola in provincia di Agrigento Pietro Bartolo a proposito del naufragio avvenuto la scorsa notte a Lampedusa in cui sono stati recuperati 13 cadaveri e risultano disperse una ventina di persone.
"La commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni si riunirà a Strasburgo il prossimo 21 ottobre per votare una risoluzione di iniziativa del Parlamento sulla ricerca e il salvataggio in mare, mentre nella stessa settimana l’atto di indirizzo approderà in plenaria, sempre a Strasburgo - prosegue l'ex primo cittadino - È l’unico tempo di attesa che possiamo darci, il Mediterraneo non può e non deve restare in balia di se stesso. La commissione non temporeggi oltre, è già troppo tardi e troppe sono le vite che abbiamo visto finire in mare".
Poi Bartolo scaglia un attacco all'ex ministro dell'Interno: "Matteo Salvini si permette di fare la conta degli elicotteri, quando dovrebbe soltanto tacere e vergognarsi. Quei morti e quei dispersi sono il frutto di una politica dell’odio che non possiamo più tollerare.
Il nostro governo intervenga subito per cancellare quei decreti scellerati, finché restano leggi del nostro Stato temo che nessuno di noi possa andare a letto con la coscienza in pace". Qualche giorno fa lo stesso Bartolo aveva organizzato al parlamento europeo di Bruxellesuna cerimonia per ricordare la strage di Lampedusa avvenuta nell'ottobre 2013 dove, a causa dell'affondamento di un barcone, persone la vita 368 persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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