"La mia proposta ricalca in tutto e per tutto quella presentata nella scorsa legislatura dal presidente Giorgia Meloni". La deputata Carolina Varchi, relatrice del testo di legge con cui Fratelli d’Italia intende rendere la maternità surrogata reato universale, spiega a ilGiornale.it che Fratelli d'Italia considera questo tema una priorità e, pertanto, ne ha chiesto la calendarizzazione in commissione Giustizia a partire da questa settimana.
Perché siete contrari alla maternità surrogata?
"Questa è, per noi, un tipo di maternità assolutamente abominevole perché fa del corpo della donna un oggetto, una merce e noi questa mercificazione non la tolleriamo. Questo aspetto è stato evidenziato anche da diverse associazioni femministe e non accettiamo, dunque, quella lettura solidaristica di chi la chiama ‘gestazione per altri’ perché, in realtà, è soltanto una compravendita. Noi riteniamo che la vita umana non possa essere oggetto di compravendita e vogliamo che sia un reato sempre perseguito".
In cosa consiste la vostra proposta di legge?
"Vogliamo modificare l’articolo 12 della legge 40 al fine di poter perseguire il reato di maternità surrogata, ossia dell’utero in affitto ovunque esso venga commesso. Anche nel caso che venga commesso all’estero. La pena che abbiamo previsto è la reclusione da tre mesi a due anni e una multa da 600.000 a un milione di euro".
C'è unità nella coalizione su questa materia?
"In commissione, il centrodestra ha già annunciato che Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega unificheranno la varie proposte presentate. Questo, per noi , è un impegno corale e comune che porteremo a termine in questa legge".
Ma come si fa a rendere universale una pratica che in altri Paesi è legale?
"È un falso problema. Noi siamo al lavoro con gli uffici competenti per renderla immediatamente applicabile e siamo convinti che, nel perimetro tracciato da norme vigenti, l’Italia possa, qualora questo Parlamento lo decida, esercitare la propria potestà punitiva".
Non c'è il rischio di discriminare i bambini?
"No, mi preme chiarire che il baricentro deve essere l’utero in affitto. Non c’è nessuna volontà di discriminare i bambini. Sulla detenzioni di bimbi piccoli c’è già una normativa in Italia. Non possiamo legittimare e legalizzare una pratica che vogliamo rendere reato universale.
È lo stesso principio di chi decide di spacciate o di commettere un reato, sapendo che è previsto come reato. Nei confronti dei bambini non ci sono intenti discriminatori e, in Italia, esistono delle norme di esecuzione della pena molto chiare che tengono conto dell’interesse preminente del minore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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