Schlein (in crisi) attacca sul salario minimo

In Commissione lavoro alla Camera, Schlein difende il salario minimo e attacca il governo: "Merita di essere considerata dalla maggioranza"

Schlein (in crisi) attacca sul salario minimo
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Con la solita arroganza che ha contraddistinto il suo cammino nella segreteria del Pd fino a questo momento, Elly Schlein si è presentata in Commissione Lavoro alla Camera per alzare la voce sul salario minimo. Niente di eclatante, come al solito, per il segretario del Partito democratico, che come al solito nei suoi interventi punta tutto sulla forma e poco sulla sostanza. "Con che faccia vi rivolgerete alle famiglie dopo aver approvato l'emendamento soppressivo. Noi vi chiediamo di ritirarlo", ha detto Schlein.

Dimenticandosi del caos generato nelle opposizioni quando hanno cercato di mettersi assieme per firmare un documento sul salario minimo, il segretario del Pd ha tentato di vedere l'idea di un'opposizione unita e coesa che, in realtà, non esiste. "Le opposizioni hanno unito le forze per proporre una legge che fa due cose molto semplici: rafforzare la contrattazione collettiva perché questa proposta dice che per tutti deve valere la retribuzione prevista dal comparto più rappresentativo", ha proseguito il segretario. Schlein ha poi aggiunto: "Questo vuol dire che vale la retribuzione più alta. Ma nemmeno la contrattazione può scendere sotto la soglia di nove euro, sotto la quale non può e non deve essere legale. la nostra proposta contrasta i contratti pirata, elemento evidente di concorrenza sleale verso altre imprese. Negli ultimi dieci anni i contratti collettivi nazionali si sono moltiplicati. Il problema, oltre al fatto che sono moltissimi, è che di 421 contratti solo 25 sono sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil".

Quindi, Schein ha puntato il dito contro il segretario di Forza Italia: "Ho ascoltato le parole di Tajani. Il salario minimo c'è in tutti i Paesi europei, ne mancano quattro o cinque. È una misura europea, che merita di essere considerata dalla maggioranza, che è in grado di approvarla domattina, basta avere la volontà politica". E non cogliendo il senso e la lettura delle intenzioni di voto degli italiani, Schlein ha dichiarato: "Pensiamo che vadano limitati i contratti a termine, sarebbe un salto di qualità per questo Paese.

Non lo sentite quanto fa rumore il silenzio di chi non entra più in cabina elettorale? In quel 50% e passa che non vota più ci sono soprattutto le fasce di reddito più basse. È questo il motivo per cui è importante ritirare l'emendamento soppressivo e fare una discussione con noi che questa proposta l'abbiamo presentata".

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