"A Roma c'è il knockout game, mio figlio preso a pugni senza motivo". La denuncia dell'ex Gf

Durissime le parole di Marina La Rosa "Trastevere è praticamente il Bronx"

"A Roma c'è il knockout game, mio figlio preso a pugni senza motivo". La denuncia dell'ex Gf
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Sfogo social per Marina La Rosa, che su Instagram racconta un brutto episodio che ha visto come protagonista suo figlio. Il ragazzo è infatti stato aggredito - e senza alcuna motivazione - a piazza San Cosimato, zona Trastevere, cosa che ha comprensibilmente provocato la rabbia e la preoccupazione dell'ex concorrente del Grande Fratello. È stata naturalmente sporta denuncia, tuttavia la speranza che qualcosa possa cambiare resta al minimo perché, come spiegato dall'attrice, sono le stesse forze dell'ordine a trovarsi in difficoltà.

Stando a quanto riferito da Marina La Rosa l'aggressione si è verificata nella tarda serata di sabato 1 gennaio. Suo figlio, avuto con l'ex compagno Guido Bellitti, stava camminando insieme a un amico in zona Trastevere quando è stato improvvisamente preso di mira da un gruppo di individui. Il giovane ha ricevuto un pugno in faccia ed è caduto a terra. Lo stesso destino è toccato anche al suo amico. "Sembra esista un gioco assurdo chiamato knockout game, ovvero, tirare pugni ai passanti tra la folla. Ma dove ca**o abbiamo sbagliato?", scrive l'ex gieffina in una Storia di Instagram. "Mio figlio sabato sera passeggiava con un amico a Trastevere, erano le 23 passate ed è stato raggiunto da qualcuno o qualcosa, ha avuto un pugno sul viso, ma si è girato non ha capito neanche da chi arrivasse. Ha visto il suo amico che si stava rialzando da terra perché era stato colpito anche lui da qualcuno", racconta. "C'è questo gioco 'divertente' di colpire la gente e poi nascondersi tra le persone per non essere sgamati", aggiunge.

Marina La Rosa ha poi fatto sapere di aver sporto denuncia, ma si dichiara piuttosto scettica. "Vi scandalizzate perché dico che non mi fido delle forze dell'ordine. Non mi fido perché sono andata a fare la denuncia in questura e i poliziotti stessi mi hanno confermato che ormai Trastevere è praticamente il Bronx e loro il sabato sera sono tra i tre e i sette poliziotti a gestire questa zona", afferma.

La donna è poi passata a ricordare il caso del ragazzino accoltellato e ancora ricoverato in gravi condizioni, chiedendosi come sia possibile che la zona di Trastevere sia così poco monitorata dalle forze dell'ordine, specialmente durante il sabato sera, quando gli avventori sono davvero tanti. "Ci sono pochi poliziotti? C'è una distribuzione sbagliata delle forze dell’ordine? Vorrei che tutti quelli che vanno a Trastevere tornassero a casa tranquilli e sani e salvi", conclude.

"Mio figlio è sconvolto e anche a causa del trauma ha dei momenti di vuoto rispetto a quella sera. Né lui né il suo amico sono riusciti a capire cosa stesse accadendo e chi li avesse appena colpiti. Sono due ragazzini e sono traumatizzati".

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