“Tutte le famiglie felici sono simili tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”, scrisse Tolstoj nel romanzo “Anna Karenina”. Vale anche per le famiglie reali d’Europa, spesso divise in fazioni in lotta tra loro per il potere e la popolarità. Non sono soltanto i Windsor a essere dilaniati da faide interne, benché i loro litigi abbiano eco planetaria, ma anche altri grandi casati, come quello di Spagna, o di Danimarca. Protagonisti, spesso, sono “spare”, “riserve”, secondogeniti che si sentono ostracizzati dalle famiglie in nome della ragion di Stato.
Problemi con fisco e amanti per re Juan Carlos di Spagna
Nel 2020 l’ex re Juan Carlos di Spagna è stato accusato di aver ricevuto una tangente da 6,7 miliardi di euro che avrebbe dovuto versare sui conti di alcune società spagnole per la costruzione di una linea ferroviaria in Arabia Saudita, tra Medina e La Mecca. Uno scandalo a cui si sono aggiunte altre presunte irregolarità fiscali, un debito, poi saldato, per aver utilizzato jet privati nell'arco di un decennio e un’accusa di molestie sull’ex amante Corinna Larsen, travolgendo la Corona spagnola. Il 3 agosto 2020 Juan Carlos ha deciso di auto-esiliarsi ad Abu Dhabi (benché qualcuno sostenga che la decisione non sarebbe stata volontaria). Nel marzo 2022 la giustizia spagnola ha archiviato le accuse contro l’ex sovrano per insufficienza di prove, per la caduta in prescrizione di alcuni presunti illeciti e per il fatto che i reati contestati, compreso quello di molestie, risalirebbero periodo in cui Juan Carlos era ancora re e, quindi, godeva dell’immunità. Sembra anche che in passato i rapporti tra la regina Letizia e la suocera Sofia di Spagna siano stati piuttosto burrascosi, innescando una faida culminata nel giorno di Pasqua del 2018, fuori dalla Cattedrale di Maiorca: dopo la messa Letizia avrebbe tentato di impedire a Sofia di fare delle foto con le nipoti. Le due si sarebbero scambiate occhiate incandescenti, riprese in un video diventato virale, mentre re Felipe cercava di calmare gli animi.
Cognate in guerra a Montecarlo?
Si è scritto molto su una possibile rivalità tra la principessa Charlene e la principessa Caroline. Le due sarebbero da sempre in lotta per il ruolo di primadonna del Principato. Pare che Caroline non abbia mai tollerato la presenza della cognata a corte e che abbia tentato di rubarle la scena nel periodo più buio della sua vita, quando Sua Altezza Serenissima si trovava in Sudafrica per curarsi da un’infezione otorinolaringoiatrica. Le origini della faida sarebbero relativamente lontane nel tempo: prima dell’arrivo di Charlene Caroline avrebbe regnato incontrastata nel cuore dei monegaschi, occupandosi degli affari del Principato con il fratello e presenziando a tutti gli eventi mondani. Inoltre, visto che Alberto non si decideva a prendere moglie, assicurando la discendenza al casato, Caroline avrebbe cullato il desiderio di veder salire al trono uno dei suoi figli. Sogni tramutatisi in illusioni dopo il royal wedding con Charlene, nel 2011 e la nascita dei gemelli Jacques e Gabriella nel 2014. L’ultima mossa della principessa Caroline per mettere in difficoltà la cognata sarebbe stata l’estromissione dai comitati per l’organizzazione dell’annuale Ballo della Rosa e delle celebrazioni, nel 2023, per i 100 anni dalla nascita di Ranieri III.
Scandalo in Danimarca
Dal primo gennaio 2023 i discendenti del ramo cadetto della famiglia reale danese non possono più fregiarsi dei loro titoli di principi. Ordine della regina Margrethe, che avrebbe intenzione, proprio come re Carlo III d’Inghilterra, di snellire la monarchia di Danimarca: “Sua Maestà la Regina vuole che i suoi quattro nipoti possano plasmare le proprie vite senza essere limitati dagli aspetti e dagli obblighi che una formale appartenenza alla Casa Reale di Danimarca comporta”. La clamorosa decisione, arrivata il 28 settembre 2022 e che ha scatenato un putiferio a Copenaghen, riguarda i quattro figli che il principe Joachim, secondogenito di Margrethe, ha avuto da Alexandra Manley e da Marie Cavallier: “Siamo tristi e sotto choc”, ha detto la Manley. “I ragazzi si sentono emarginati. Non riescono a capire perché venga loro sottratta l’identità”. Joachim ha replicato: “Non è mai divertente vedere i propri figli maltrattati in quel modo…”. La Regina, però, non si è lasciata intenerire: “Ho preso la mia decisione come regina, madre e nonna, ma come madre e nonna ho sottovalutato come si sentano mio figlio e la sua famiglia”. Il principe Joachim avrebbe intenzione di trasferirsi negli Stati Uniti, ufficialmente per un nuovo incarico diplomatico. I tabloid ipotizzano che il declassamento sarebbe stato una “punizione” per una presunta liaison tra lui e la principessa ereditaria Mary, sua cognata.
Uno sciamano a corte
In Norvegia ha suscitato scalpore il fidanzamento della principessa Martha Louise, sorella dell’erede al trono Haakon e il guru delle star Durek Verrett. Sui social l’uomo si definisce “sciamano”. I due hanno annunciato il loro matrimonio il 7 giugno 2022, benché non sia stata ancora precisata la data. La famiglia reale norvegese non avrebbe mai davvero accettato Verrett. Martha Louise, poi, sarebbe da anni un personaggio scomodo a corte: quando ha iniziato a recitare favole tradizionali norvegesi in televisione, pagando le tasse per il suo lavoro, la famiglia ha ritenuto che le sue iniziative fossero incompatibili con i doveri di un membro della Casa Reale. Così, nel 2002, il re l’ha privata del trattamento di altezza reale (ma non del diritto di successione al trono). Nel 2007 Martha Louise ha intrapreso l’attività di chiaroveggente, sostenendo di poter comunicare con gli angeli e ha aperto una scuola a loro dedicata. Nel 2019 ha chiarito che non avrebbe usato il titolo per scopi di marketing. Tuttavia i suoi progetti controversi nel campo della medicina alternativa avrebbero fatto storcere il naso a buona parte dei norvegesi. Anche per questo, nel novembre 2022, la principessa ha rinunciato ai doveri di rappresentanza, pur mantenendo il suo titolo.
Dichiarazioni sessiste in Svezia?
All’inizio del 2023 il re di Svezia Carlo Gustavo XVI ha espresso un’opinione, giudicata, sessista, sulle regole di successione al trono nel suo Paese. Nel 1980 venne abolita la legge salica che consentiva solo al primogenito maschio di regnare. La retroattività dell’emendamento rivoluzionò la corte svedese: se fino a quel momento l’erede al trono era stato Carl Philip, il secondogenito del re venuto al mondo nel 1979, con la modifica legislativa diventava futura sovrana di Svezia la primogenita principessa Victoria, nata nel 1977. In un documentario trasmesso in Svezia sul canale SVT Carl Gustav ha espresso il suo rammarico per questo cambiamento: “Mio figlio è nato e poi, all’improvviso, è cambiato tutto e lui ha perso questo diritto. È stata una cosa abbastanza strana…ingiusta. Le leggi che funzionano retroattivamente sono complicate. Sembra pazzesco. Lo penso ancora”. Frasi infelici e controverse.
Tuttavia la principessa ereditaria avrebbe perdonato il padre, il quale si è giustificato sostenendo che il suo pensiero “non deve essere percepito come una critica alla successione femminile al trono o alla principessa ereditaria Vittoria”. Comunque nel 2019 Carl Gustav ha tolto ai figli di Carl Philip e a quelli della sua terzogenita Madeleine il trattamento di altezza reale (non il titolo di principi), estromettendoli dalla linea di successione al trono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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