Quel collier di diamanti disegnato da Lady Diana che non trova pace

Un collier di 178 diamanti disegnato da Diana, dopo essere passato nelle mani di vari proprietari, sarà battuto nuovamente all’asta il 17 giugno a New York. Vi raccontiamo la sua travagliata storia

Quel collier di diamanti disegnato da Lady Diana che non trova pace

C'è un prezioso gioiello, un collier realizzato con 178 diamanti taglio marquise e 5 perle dei mari del Sud che, dopo 26 anni dalla sua creazione, non trova pace, né un proprietario definitivo che ci si affezioni e lo custodisca con lo zelo che un oggetto unico merita. Un gioiello unico perché disegnato da Lady Diana e realizzato artigianalmente dalla celebre maison Garrad, marchio simbolo dei gioielli di lusso, che dal 1842 fino al 2007 ha fornito la Casa Reale britannica.

Un pezzo che chi ha acquistato, “quando il momento è giusto” vuole rivendere, per realizzare un guadagno o forse perché la sua storia travagliata e triste lo marchia di malinconia. Fu nella serata del 9 giugno del 1997, in una delle sue ultime apparizioni in pubblico, che Diana indossò per la prima e l’ultima volta quel gioiello. Fasciata in uno splendido abito azzurro polvere, illuminata dal prezioso collier, si presentò così al debutto del “Lago dei Cigni” interpretato dall’English National Ballet alla Royal Albert Hall di Londra.

Quella collana era sua. E aveva deciso di crearsela perché da divorziata non aveva più diritto a prendere in prestito dalla Casa Reale i gioielli per le uscite ufficiali. Solo che quella collana non era ancora stata pagata. Il conto sarebbe stato saldato dal fidanzato di Diana, Dodi Al Fayed quando anche gli orecchini in pendant fossero stati pronti. Era un suo regalo. Dalla Maison Garrad chiesero a Diana di restituirla per poter realizzare i pendenti fedeli al disegno originale.

Solo che i pendenti lei non li vide, né li indossò mai. Diana morì due mesi dopo, il 31 agosto del 1997 e con lei morì il suo fidanzato che doveva saldare il conto. E da Garrad si preoccuparono. Dovevano rientrare delle spese sostenute per realizzare il gioiello. Così iniziò la storia della vendita della parure che la famiglia di Diana cedette ad un Lord inglese che nel 1999 se ne liberò, adducendo la causa al fatto che sua moglie non se la sentisse di indossarli per rispetto verso Diana. Affidata la vendita alla casa d’asta americana Guernsey’s, la parure approdò negli Stati Uniti dove, dopo essere stata pubblicizzata in una nota trasmissione tv, fu venduta per poco meno di 1 milione di dollari.

E finì in Texas, nelle mani di un magnate dei mobili, Jim McIngvale, conosciuto come “Materasso Mack”, che nel 2010 la rimise alla casa d’asta di Guernsey’s perché fosse ceduta. Stavolta fu rispedita oltre oceano, in Ucraina. La acquistò l’immobiliarista Mark Ginzurg.

Ora, anche l’uomo ucraino, ultimo proprietario in ordine di tempo, è pronto per rivenderla. I gioielli andranno all’asta il il 27 giugno al Pierre hotel di New York, sede di Guernsey’s con una stima di vendita cha stavolta va dai 5 ai 15 milioni di dollari.

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