Il conduttore televisivo Pino Insegno ha depositato una querela, tramite l'avvocato Roberto De Vita, per diffamazione e altri reati nei confronti di Open e di altre testate giornalistiche per "la violazione dei principi di verità, il coinvolgimento di aspetti di vita privata e familiare con rappresentazioni false e distorte, la finalità politica strumentale, la gravissima lesione reputazionale artistica e professionale con il conseguente danno economico". In questo ambito, "hanno travalicato ogni accettabile diritto di cronaca e critica giornalistica".
A seguito della querela, fa sapere l'agenzia Adknronos, la procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo modello 44, con notizie di reato a carico di ignoti. Lo stesso conduttore ha voluto rilasciare una dichiarazione in cui spiega che contro di lui è stata imbastita "una campagna mediatica denigratoria continuativa, costruita su falsità e strumentalmente orientata a colpire Giorgia Meloni". Insegno ha poi aggiunto che è stata condotta una campagna "in cui la mia storia artistica di 40 anni di teatro, tv, doppiaggio e spettacolo in genere, viene cancellata e la mia reputazione personale diffamata, dove non ci sono numeri a giustificare presunti insuccessi ma solo la vicinanza trasparente ad una donna di destra e la mia libertà di artista non allineato alle logiche che hanno governato da sempre la Rai".
Tutto ha inizio nel 2023, quando il conduttore è tornato in Rai. Il suo rientro nella tv pubblica è stato accompagnato da incessanti critiche, che sono proseguite anche nei mesi successivi, basate sull'accusa di essere un "raccomandato" del presidente del Consiglio. Sotto processo è finito il rapporto di lunga data tra i due, che agli occhi dei detrattori del conduttore ha cancellato la lunghissima storia artistica fatta di successi televisivi e non. Insegno è uno dei più importanti doppiatori del cinema italiano, ha prestato la voce a innumerevoli personaggi che sono entrati nell'ideale collettivo ma la sua professionalità è stata sminuita, questa è la sua accusa, da giochi di potere e politici.
Sarà ora la procura a stabilire se quanto ha subito il conduttore possa realmente
configurarsi come una campagna mediatica diffamatoria nei suoi confronti. Per mesi, Insegno è stato sottoposto a fortissime pressioni da parte dell'opinione pubblica e ora vuole che venga ristabilita la verità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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