L'Alzheimer negato, poi il silenzio: il giallo sui figli "spariti" dietro la morte di Gene Hackman

Stabilite le cause del decesso dell'attore e della moglie Betsy Arakawa, restano ancora da chiarire alcuni punti oscuri

L'Alzheimer negato, poi il silenzio: il giallo sui figli "spariti" dietro la morte di Gene Hackman
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Le cause della morte di Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa sono state stabilite, ma restano ancora alcuni punti oscuri da chiarire. L’attore di Hollywood si è spento il 18 febbraio a causa di una malattia cardiovascolare ipertensiva e aterosclerotica, con il morbo di Alzheimer come fattore significativo di una progressiva demenza, ed è sopravvissuto nella sua casa di Santa Fe, nel New Mexico, che condivideva con la coniuge per una settimana dopo che lei è morta nel bagno a causa della sindrome polmonare da hantavirus, una malattia respiratoria causata da virus trasmessi agli esseri umani attraverso il contatto con topi infetti. Ma c’è una domanda che molti si stanno ponendo: si poteva evitare la morte del 95enne?

La polizia della contea di Santa Fe sta provando a fornire una risposta a questo quesito. Sì, perché Gene Hackman per sette giorni è rimasto solo, in balia degli eventi. Nessun familiare, amico o inserviente si sarebbe interessato alle sue condizioni di salute. E i riflettori sono accesi sui tre figli dell’attore. Christopher Allen, Leslie Anne ed Elizabeth Jean, attraverso l’avvocato, avevano escluso categoricamente che il padre avesse l’Alzheimer. Anzi, Leslie aveva affermato che il padre nonostante l’età fosse in ottima forma: “Gli piaceva fare pilates e yoga, le praticava diverse volte al giorno”. Allo stesso tempo, i due non si vedevano da mesi, nonostante il (presunto) rapporto molto stretto. E questo pone un’ulteriore domanda: hanno mentito per proteggere il genitore oppure per giustificare la loro assenza?

Plausibile, perché nessuno si è interessato a Gene Hackman e a sua moglie per tre lunghe settimane. “Non è stato per niente strano non sentirli per diversi giorni. Avevano deciso di vivere per conto loro, isolandosi da tutti, e noi avevamo rispettato la loro scelta” la testimonianza di una coppia di amici alla stampa statunitense. Sempre Leslie aveva speso belle parole per la moglie Betsy: “Riconosco che sua moglie, Betsy, l’ha tenuto vivo. Si è presa cura di lui molto bene e si preoccupava sempre per la sua salute. L’apprezzo molto per questo e sono molto rattristata dalla sua morte”.

Ma c’è un altro dettaglio da non sottovalutare. L’unica persona che si prendeva cura di Hackman era la moglie. Ma il cadavere dell’attore – che non si sarebbe reso conto della morte della coniuge – non mostra alcun segno di disidratazione. "Non esiste un metodo scientifico affidabile per determinare con precisione l'ora o la data esatta del decesso", ha dichiarato Heather Jarrell, a capo dell'Ufficio dell'investigatore medico del New Mexico: "I dati iniziali del pacemaker del signor Hackman hanno rivelato un'attività cardiaca il 17 febbraio, mentre il successivo interrogatorio del pacemaker ha dimostrato un ritmo anomalo di fibrillazione atriale il 18 febbraio. In base alle circostanze, è ragionevole concludere che la signora Hackman sia deceduta per prima, e che l'11 febbraio sia stata l'ultima volta in cui si è saputo che era viva".

La polizia

vuole vederci chiaro: lo sceriffo Adan Mendoza ha disposto l’analisi dei telefoni cellulari dei due per ricostruire le loro ultime comunicazioni e accertare eventuali omissioni. Seguiranno aggiornamenti.

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