Calci, pugni e poi ancora coltelli, spranghe e spray al peperoncino utilizzati come arma. Tutto filmato e condiviso sui social network. La maxirissa che si è consumata sabato scorso nella discoteca Gradisca di Perugia, non fa parte della solita cronaca di notti brave. No, perché al centro dell'episodio c'è il popolare rapper Paky e la storia è quella dei giorni d'oggi, dove la violenza si mescola alla musica, dove la strada va a braccetto con il rap.
Come è scoppiata la rissa
L'episodio è avvenuto sabato scorso durante il concerto, che il rapper Paky, al secolo Vincenzo Mattera 23 anni, ha tenuto nella discoteca Gradisca alle porte di Perugia. Il trapper era sul palco a cantare i suoi pezzi, quando tra i fan in pista sono cominciati a volare spintoni e offese. Secondo quanto riferito da Il Messaggero, l'artista di Rozzano ha provato a calmare gli animi. Poi, secondo la ricostruzione fatta da alcuni testimoni e dai video che circolano sul web, un gruppo di ragazzini ha provato ad avvicinarsi al cantante e forse è volata qualche parola di troppo, che ha scatenato il finimondo. Paky si è avvicinato a uno dei giovani e durante il battibecco lo ha colpito con violenza, poi in pista si è scatenato il parapiglia generale, mentre lui abbandonava il palco scortato dalla sicurezza.
Coltelli, vetri rotti e il 118
Quello che è successo dopo stanno cercando di ricostruirlo gli inquirenti, arrivati sul posto insieme a due ambulanze del 118. Secondo i racconti dei gestori del locale e di alcuni giovani presenti alla serata, dopo la scazzottata di Paky con il fan sarebbe esploso un parapiglia generale con almeno una decina di contusi e due persone finite in pronto soccorso. Sono i filmati girati dai fan del trapper a riportare confusamente ciò che è avvenuto all'interno del locale sabato sera. Prima la rissa tra Paky e il fan, poi il parapiglia tra altri clienti del locale e poi ancora gli atti di vandalismo al locale. E ora proprio sui video di Tik Tok stanno lavorando gli inquirenti per cercare di capire cosa sia successo e individuare le responsabilità di una notte da paura.
L'ombra della baby gang
Secondo qualcuno dietro all'episodio ci sarebbe l'ombra di una baby gang che nella zona, da tempo, alimenta un clima di terrore e violenze.
Dai racconti di alcuni testimoni in pista sarebbero spuntate spranghe e coltelli e il concerto sarebbe stato solo un pretesto per scatenare la rissa. Qualcuno avrebbe addirittura spruzzato spray al peperoncino scatenando il panico tra le decine di ragazzini ammassati in pista e generando scompiglio, poi degenerato in violenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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