"Più connessioni per la Grande Milano"

Spada (Assolombarda): "Infrastrutture strategiche sul territorio, ancora troppi ritardi"

"Più connessioni per la Grande Milano"
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Le infrastrutture del territorio avanzano meglio rispetto agli anni precedenti, sebbene persistano criticità su alcuni progetti chiave per migliorare la mobilità della Grande Milano. È quanto emerge dal focus Lombardia all'interno del rapporto Oti Nord, l'annuale report di Assolombarda, realizzato in collaborazione con diverse associazioni territoriali e regionali di Confindustria, che monitora l'avanzamento delle principali opere infrastrutturali del Nord Italia. Secondo lo studio, il 70% dei 30 interventi infrastrutturali lombardi analizzati ha rispettato, almeno in parte, i programmi previsti, segnando un miglioramento rispetto al 67% registrato l'anno precedente. Tuttavia, nove progetti risultano ancora in ritardo o bloccati. Tra le opere completate spiccano la linea M4 della Metropolitana di Milano e il triplicamento della tratta ferroviaria Milano-Cormano. Guardando alle prospettive future, i cronoprogrammi attuali prevedono il completamento di 115 chilometri di nuove infrastrutture entro il 2026 (anno di scadenza del Pnrr) e ulteriori 77 chilometri entro il 2030. Ma oltre tale orizzonte sono ancora molte le opere infrastrutturali programmate che devono essere realizzate e che nell'insieme contano più di 245 chilometri. Il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, da tempo pone l'accento sull'urgenza di accelerare la realizzazione delle opere, ritenendole cruciali per lo sviluppo economico del territorio. «Le infrastrutture sono la spina dorsale della crescita economica, specialmente in un'area strategica come la nostra, fulcro del sistema produttivo del Nord Italia. Collegano le diverse macroaree del Nord tra loro e ai valichi alpini, ai porti e agli aeroporti, permettendo alle imprese di accedere ai mercati europei e internazionali, rafforzandone la competitività e stimolando la crescita», afferma Spada. Tuttavia, per il presidente i ritardi nella realizzazione delle opere infrastrutturali rischiano di compromettere questa opportunità.

«Per questo ci impegniamo costantemente a sensibilizzare sull'importanza di accelerare i tempi di realizzazione, affrontando i principali ostacoli: procedure burocratiche complesse e ridondanti, dispersione delle responsabilità decisionali, continue revisioni progettuali e lunghi periodi di stallo. Questi fattori rappresentano un freno allo sviluppo dell'intera Italia e colpiscono anche questa parte di Paese. Destano in particolare preoccupazione l'accumularsi dei ritardi su diverse opere infrastrutturali necessarie a connettere Milano con i territori limitrofi, fondamentali per migliorare la mobilità della Grande Milano in chiave di efficienza e sostenibilità» sottolinea Spada. Il riferimento è a diversi progetti: i prolungamenti delle linee metropolitane 1 e 5 verso Monza e della 4 verso Segrate; il raddoppio ferroviario Albairate-Mortara; la metrotranvia Cologno Nord-Vimercate; il completamento del potenziamento stradale Paullese; il potenziamento stradale tra Albairate e la tangenziale ovest di Milano. Tra queste, nelle ultime settimane, il dibattito pubblico si è concentrato sull'estensione della Metropolitana 5 da Milano a Monza. L'opera ha subito un incremento dei costi del 45% negli ultimi sei anni, passando da una previsione iniziale di circa 1,3 miliardi di euro a un extracosto di 589 milioni, ancora privo della totale copertura finanziaria.

«Ora è fondamentale reperire le risorse per realizzare l'opera nella sua interezza, rispettando il cronoprogramma che prevede l'apertura all'esercizio entro il 2033, ma anche ragionare su possibili revisioni progettuali in un'ottica di spending review», continua Spada. Per questo, il presidente di Assolombarda sottolinea che «è essenziale il ruolo di regia e di coordinamento istituzionale della Regione Lombardia con i comuni coinvolti - Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo - e nei confronti del Governo. Auspichiamo quindi che il tavolo tra sindaci e Regione avviato recentemente possa proseguire in modo proficuo e arrivare a una soluzione in tempi rapidi». Una esigenza che si inserisce in un quadro più ampio.

«Investire nelle infrastrutture non è solo una necessità, ma una scelta strategica per il futuro, capace di migliorare la qualità della vita e rendere il nostro territorio più competitivo e sostenibile. È una sfida che possiamo vincere solo lavorando insieme, al di là delle appartenenze politiche», conclude Spada.

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