
Nel suo intervento alla Commissione Attività Produttive della Camera, il presidente di Stellantis John Elkann ha voluto rassicurare sulla presenza del gruppo in Italia e al tempo stesso puntare il dito contro l’Europa per le difficoltà del settore automotive.
Maserati resta in Italia
Uno dei passaggi chiave della sua audizione è stato dedicato al futuro di Maserati, un marchio storico che negli ultimi anni ha affrontato incertezze sul suo destino produttivo. Elkann ha affermato in modo chiaro: “Voglio confermare che Maserati rimarrà italiana, con i modelli che verranno sviluppati e prodotti in Italia, così come il nostro impegno per il marchio”. Un annuncio che arriva in un momento di grande dibattito sul futuro dell’industria automobilistica nazionale e che risponde alle preoccupazioni di lavoratori e sindacati.
Le colpe dell’Europa
Elkann ha poi spostato l’attenzione sulle difficoltà che Stellantis – e l’intero comparto automobilistico – stanno affrontando, individuando nella politica europea la causa principale della crisi: “Le difficoltà del mercato dell’auto non sono legate a Stellantis, ma al mercato europeo, che dal 2019 è l'unico a non essere tornato ai livelli pre-Covid”. Un’affermazione che suona come un atto d’accusa verso le scelte della Commissione Europea in materia di transizione ecologica e regolamentazione del settore.
Il presidente di Stellantis ha evidenziato il ritardo dell’Europa rispetto ad altre aree del mondo, come Stati Uniti e Cina, che hanno saputo riprendersi meglio dalla crisi pandemica: “Negli Stati Uniti e in Cina il mercato è cresciuto rispetto al 2019, in Europa è calato”.
Un impegno da mantenere
Nonostante le difficoltà del settore, Elkann ha ribadito l’importanza dell’Italia all’interno della strategia di Stellantis, ricordando il valore dell'industria automobilistica nazionale e degli stabilimenti produttivi: “Siamo fieri della nostra storia industriale italiana e del contributo che l'Italia continua a dare alla nostra azienda”.
La sua audizione si chiude con un messaggio chiaro: Stellantis non intende abbandonare il Paese, ma chiede che le istituzioni europee facciano la loro parte per rilanciare un settore strategico che sta pagando il prezzo di
scelte sbagliate e di un mercato in crisi. Il gruppo di Elkann si è anche assunto una serie di impegni -il mantenimento degli impianti nel nostro Paese e dei livelli occupazionali- che bisognerà vedere se saranno mantenuti.
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