Fine del diritto all'impreparazione. La manovra 2024 introduce, infatti, l'obbligo per le imprese di sottoscrivere entro la fine dell'anno prossimo una polizza contro i rischi da danni catastrofali (sismi, alluvioni, inondazioni, frane, ecc.). Il mancato adempimento non solo comporterà una multa fino a un milione di euro ma anche la non ammissibilità a incentivi, sgravi e contributi pubblici nonché ai ristori in caso di eventi estremi.
Sace, il riassicuratore controllato dal Tesoro, potrà intervenire come garante fino a 5 miliardi per ciascuno degli anni 2024-2025-2026. Per consentire a fondi anche esteri di investire nelle infrastrutture (incluse quelle green) Sace potrà assumere impegni fino a 60 miliardi, con una copertura per il 2024 pari a 3 miliardi. Queste garanzie saranno in vigore fino al 2029. Finanziato per 1,8 miliardi il credito d'imposta nella Zona economica speciale del Sud. In manovra anche i rifinanziamenti per i contratti di sviluppo (190 milioni per il 2024), per la Nuova Sabatini (100 milioni) e per il Fondo crescita sostenibile (110 milioni).
Aumentato da 500 a 700 milioni il rifinanziamento del Fondo contro il caro-materie prime per le opere pubbliche. Istituito il Fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita per tutelare i risparmi nei casi di insolvenza entro 100mila euro per assicurato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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